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Roma-Viterbo: la Regione promette raddoppio nella tratta Riano-Morlupo, ma dà indietro i terreni

Dopo diversi posticipi sull'apertura dei cantieri, i lavori vengono ora posticipati dalla restituzione dei terreni ai proprietari coinvolti dai lavori

Marcia indietro della Regione Lazio sulla Roma-Viterbo. Dal raddoppio della tratta che collega Riano e Morlupo, alla restituizione dei terreni dove dovevano sorgere i cantieri per il potenziamento della linea.

È quello che succede a Ferragosto, quando la Regione invia, tramite Astral, una comunicazione per restituire ai proprietari gli ettari necessari per il potenziamento della tratta Riano-Morlupo. Non sono chiare le ragioni, ma si scontrano con quanto promesso in questi anni ai pendolari della Roma-Viterbo.

"I lavori di raddoppio sono stati affidati con fatica a inizio 2020, a oggi mai partiti e con cantieri mai aperti. Durante gli ultimi incontri in Regione ci avevano detto che i cantieri aprivano a luglio 2021, poi a dicembre 2021, l’ultima era per marzo 2022", ripercorre Fabrizio Bonanni, portavoce del comitato Ferrovia Roma-Nord. Con la restituzione però, i tempi potrebbero slittare ulteriormente.

Astral Riano-Morlupo

Riano-Morlupo 2

Una scelta che disattende perciò le richieste dei pendolari e solleva anche dei dubbi sul ruolo dei Comuni interessati dai lavori. Solo due anni fa infatti, la Regione Lazio creò un osservatorio permanente per il lavoro di raddoppio e il controllo degli orari di servizio sulla Roma-Viterbo, un tavolo a cui chiesero di partecipare anche i vari Comuni limitrofi di via Flaminia. "I sindaci che sono nell’osservatorio, in particolare quelli di Riano, Morlupo e Castelnuovo di Porto lo sapevano?", chiede ora il comitato pendolari.

Dal raddoppiamento alla restituzione 

Presentati i lavori a dicembre 2020, all'interno del "Piano regionale della mobilità, dei trasporti e della logistica", l'intervento di raddoppio della tratta Riano-Morlupo era finalizzato al potenziamento della linea e a garantire "frequenze e servizi di tipo metropolitano".

"Sono trascorsi due anni da quando fu aggiudicata la gara per i lavori di raddoppio della tratta Riano-Morlupo, con tanto di espropri e attività che hanno dovuto chiudere e riaprire altrove perché sui terreni interessati dai lavori", ripercorre il comitato. Secondo il documento, il progetto esecutivo oggi potrebbe essere stato ulteriomente cambiato, comportando uno slittamento ulteriore nell'apertura dei cantieri. 

Altri ritardi a quelli già quantificati sulla linea. "Solo ieri sono saltate 50 corse tra urbane ed extraurbane", afferma il comitato. "Nuovi cantieri? L'unica gara fatta dalla Regione Lazio se ci dice bene ci farà vedere il primo treno nuovo a fine 2024".

Sit in dei comitati dei pendolari sotto la Regione Lazio

È solo una delle questioni che il Comitato pendolari Ferrovia Roma-Nord ha portato il 30 settembre sotto la sede della Regione Lazio, in un sit in congiunto con il comitato pendolari Roma-Ostia e a quello della Ferrovia Roma-Giardinetti.

Uno sparuto numero di persone a sostenere le rivendicazioni sulla mobilità capitolina, che non hanno smosso comunque gli animi del palazzo di via Cristoforo Colombo nonostante i disagi della mobilità dal mare all'entroterra. "Siamo stati convocati due giorni fa dall'Assessore Alessandri ma siamo stanchi di tavoli di confronto, vogliamo solo fatti e azioni concrete a questo punto", così Maurizio Messina, presidente del comitato Roma-Ostia.

"Spiace vedere come anche i pendolari si stiano adeguando al sistema dei trasporti scadenti, il fatto che non siano con noi a rivendicare una mobilità dignitosa ne è la dimostrazione", conclude Rita Rossi, del comitato Roma-Nord.

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