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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Coronavirus, a Roma 8 nuovi casi: sono 19 in totale nel Lazio. I dati Asl del 25 luglio

Cinque sono casi di importazione: due casi di nazionalità del Bangladesh, due casi da Pakistan e un caso da Ucraina

Sono otto i nuovi casi di coronavirus a Roma, nove nella provincia della Capitale e due nelle altre città del Lazio. E' questo il bilancio tracciato dopo la trask force regionale tenuta con le Asl e gli ospedali del territorio.

Nel Lazio, quindi, nelle ultime 24 ore si contano 19 casi e un decesso. Di questi cinque sono casi di importazione: due di nazionalità del Bangladesh, due dal Pakistan e un caso dall'Ucraina.

Coronavirus: i nuovi contagi a Roma

Nella Asl Roma 1 dei due nuovi casi nelle ultime 24h uno riguarda una donna con link ad un cluster familiare già noto e isolato e il secondo caso riguarda una donna di nazionalità ucraina per la quale è stata avviata l’indagine epidemiologica.

Nella Asl Roma 2 sono tre i nuovi casi e riguardano un uomo individuato al test sierologico, un caso di un uomo individuato in fase di pre-ospedalizzazione al Fatebenefratelli-Isola Tiberina ed un terzo caso di un uomo ora trasferito allo Spallanzani.

Nella Asl Roma 3 dei tre nuovi casi nelle ultime 24h uno riguarda una donna con link ad un cluster familiare già noto e isolato, un uomo e una donna del World Food Programme di nazionalità Pakistana per i quali è stata avviata l’indagine epidemiologica.

I casi nella provincia di Roma

Nella Asl Roma 4 dei cinque nuovi casi nelle ultime 24h due riguardano uomini segnalati dal medico di medicina generale e gli altri tre sono uomini individuati in fase di pre-ospedalizzazione uno all’Umberto I, uno a Bracciano e uno al San Pietro.

Nella Asl Roma 5 un nuovo caso nelle ultime 24h e riguarda una donna in fase di pre-ospedalizzazione a Grottaferrata. Nella

Asl Roma 6 dei tre nuovi casi nelle ultime 24h due sono uomini di nazionalità del Bangladesh testati al drive-in e un caso riguarda una donna in fase di pre-ospedalizzazione all’Istituto Tumori Regina Elena – IFO. 

I casi nelle altre città del Lazio

Per quanto riguarda le province sono due i nuovi casi nelle ultime 24h e riguardano la Asl di Latina e si tratta di una donna con link familiare al cluster di rientro dalla Lombardia a Formia e una donna di Fondi per la quale è stata avviata l’indagine epidemiologica.

Il bollettino dello Spallanzani del 25 luglio

Questa mattina all'Istituto nazionale per le malattie infettive "Lazzaro Spallanzari" sono ricoverati 57 pazienti. Di questi 44 sono positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2, l3 sottoposti ad indagini. Due pazienti necessitano di terapia intensiva. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali, sono a questa mattina 544. Lo comunica la direzione sanitaria.

Cala indice di contagio nel Lazio

A commentare i dati ci ha pensato l'assessore alla sanità nel Lazio Alessio D'Amato: "Il Valore RT nel Lazio è di 1,04 e la classificazione del rischio passa da moderata a bassa, ma rimangono forti timori per i casi di importazione e la movida. Bisogna mantenere alta l’attenzione".

Nel Lazio si monitorano arrivi da Romania

Si sta monitorando in queste ore nel Lazio l'evoluzione dei casi di coronavirus di 'importazione' dalla Romania, dopo qualche positivo registrato negli ultimi giorni, tra cui due badanti di ritorno dal Paese con gli autobus. Si starebbe valutando se mettere in campo iniziative come la possibilità di effettuare test sierologici a chi arriva dal Paese che sta registrando un aumento dei casi di Covid.

In questi giorni in molti, a partire dalle badanti, stanno rientrando nel Lazio a bordo di pullman che fermano alla stazione Tiburtina. A destare preoccupazione soprattutto chi lavora accanto agli anziani e alle persone più fragili che sono le categorie maggiormente a rischio per il Covid 19.

Regione Lazio: riaperture visite parenti per Rsa

La Regione Lazio ha emanato una ordinanza per l'approvazione delle linee di indirizzo per le modalità di accesso e visita in sicurezza dei familiari e dei congiunti nelle strutture residenziali, socioassistenziali e sociosanitarie (Rsa, case di riposo, ecc). Durante la fase emergenziale, per contenere il rischio di contagio e in attuazione delle linee guida nazionali, questi accessi erano stati limitati. "Il momento della visita ad un parente o un congiunto è un fattore assolutamente importante per garantire un equilibrio psicofisico del paziente. Questa ordinanza stabilisce i criteri per garantire anche la sicurezza affinché si possano visitare i proprio congiunti e parenti, ma evitare che si introduca il virus nelle strutture" ha commentato l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato. 

Articolo aggiornato alle 14:42 del 25 luglio

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