Coronavirus, a Roma controlli sui pullman: scatta la quarantena per chi arriva da Romania e Bulgaria
Il campanello d'allarme è suonato quando due badanti romene sono state trovate positive ai controlli presso l'autostazione Tiburtina arrivate a bordo di un pullman proveniente da Bacau
A Roma e nel Lazio, dopo il caso dei casi di importazione dal Bangladesh, adesso i fari sono puntati sulla Romania. L'esplosione dei contagi da Covid-19 nel paese dell'Est Europa spaventa la Capitale dove vive circa il 15% degli romeni residenti stabilmente in Italia.
Una possibile emergenza che ha spinto il ministro della Salute, Roberto Speranza, a firmare un'ordinanza "che dispone la quarantena per i cittadini che negli ultimi 14 giorni abbiano soggiornato in Romania e Bulgaria. Questa misura è già vigente per tutti i Paesi extra Eu ed extra Schengen. Il virus non è sconfitto e continua a circolare. Per questo occorre ancora prudenza e attenzione", ha spiegato in una nota Speranza, che ha incontrato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per una verifica puntuale del quadro epidemiologico a livello internazionale.
Divieto di ingresso per 13 Paesi a rischio
A Roma il campanello d'allarme è suonato giovedì 23 luglio, quando due badanti romene sono state trovate positive ai controlli presso l'autostazione Tiburtina arrivate a bordo di un pullman proveniente da Bacau. La Regione si è già mossa per capire comportarsi, visto che in molti sono già rientrati e hanno ripreso a lavorare.
Si starebbe valutando se mettere in campo iniziative come la possibilità di effettuare test sierologici a tampone. In questi giorni in molti, a partire dalle badanti, stanno rientrando nel Lazio a bordo di pullman che fermano alla stazione Tiburtina. A destare preoccupazione soprattutto chi lavora accanto agli anziani e alle persone più fragili che sono le categorie maggiormente a rischio per il Covid 19.