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Coronavirus: mascherine al chiuso e quarta dose, il Lazio vuole salvare l'estate

L'aumento dei contagi sta preoccupando e non poco l'assessore alla sanità D'Amato

Il valore Rt è in rialzo a 1,23. L'incidenza dei casi è salita a 853 per 100mila abitanti, quando era a 566 la scorsa settimana. Il coronavirus non è sparito e le istituzioni (sanitarie e politiche) stanno lavorando per salvare l'estate. 

A Roma e nel Lazio il numero di nuovi contagi, soprattutto a causa della variante Omicron 5, è tornato a toccare cifre che non si vedevano da febbraio-marzo. Il tutto in attesa del "picco" che, come sottolineato più volte dall'assessore alla sanità Alessio D'Amato è atteso per la seconda metà di luglio.

La 4 dose del vaccino

Obiettivo quindi, ora sarà quello di limitare i contagi e tutelare anziani e fragili. Come? L'assessore D'Amato traccia la via: "Sarebbe opportuno che le autorità tecnico-scientifiche del Ministero della Salute valutino l'opportunità di estendere sin da subito la platea dei soggetti richiamati alla 4 dose del vaccino. Data la forte incidenza virale forse sarebbe opportuno abbassare l'attuale soglia degli 80 anni fino ai 70. Ovviamente ci rimettiamo solo alle valutazioni scientifiche, ma ritengo utile che possa essere fatta questa ulteriore verifica in relazione al mutato quadro epidemiologico". 

Un appello, il secondo, che dimostrano come la questione resti centrale. Solamente pochi giorni D'Amato si era rivolto al governo centrale per riportare l'obbligo delle mascherine al chiuso. Una visione sposata anche dai medici: "Prevedere l'uso delle mascherine al chiuso può sicuramente aiutare a ridurre sempre più il contagio del Covid e delle sue varianti. Non credo sia sufficiente, bisognerebbe fare qualcos'altro, ma al momento ritengo che la sua richiesta sia estremamente corretta", il pensiero del presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi.

Non tutti fanno i tamponi

Anche perché c'è anche un altro problema da sottolineare. "È evidente - secondo il presidente dell'Omceo Roma - che il numero dei contagiati sia sottostimato, perché sono molte le persone che fanno il tampone fai da te, e se positive magari non si autodenunciano". "Già tempo fa dissi che ci sarebbe stato un picco nel Lazio a cominciare da questo periodo. Tra l'altro Roma deve fare particolare attenzione: ha milioni di abitanti, con tante persone che girano senza indossare la mascherina, è la città che ospita grandi manifestazioni e grandi eventi come i concerti. Senza dimenticare che è una delle città più visitate al mondo. Abbiamo nuovamente tanti turisti nella Capitale. È chiaro che dobbiamo fare qualcosa per porre un freno al covid". 

I numeri

Ieri in Italia è stato superato il milione di casi notificati di Covid-19, con 1,009.943 attualmente positivi che riportano questa nuova ondata estiva ai livelli di quella che l'ha preceduta in primavera, quando si facevano ancora molti test e l'uso delle mascherine era obbligatorio. Oggi la situazione è molto diversa ed è per questo che gli esperti ritengono che il numero reale dei casi potrebbe essere molto più alto: almeno il 5% della popolazione, una percentuale che si traduce in "un numero compreso fra 2 e 4 milioni di individui, probabilmente intorno a 3 milioni", secondo le stime.

Fra le regioni, a registrare il maggiore incremento giornaliero dei casi è la Campania, con 10.078, seguita da Lazio (8.673) e Lombardia (8.542). A non rendere nuovamente drammatico lo scenario, sono stati i vaccini. La potenza del virus appare diminuita e gli ospedali, come ha già detto D'Amato, non sono in sofferenza nei reparti di terapia intensiva anche se - e anche questo aspetto va sottolineato - nell'arco di un mese i posti letto per i malati gravi sono stati occupati da 19 persone in più.

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