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Frasi omofobe contro Rocco Casalino, gli ambulanti si dissociano: "Non siamo come Proietti"

I rappresentanti di categoria temono ora ritorsioni verso tutti i lavoratori e la gestione dei banconi

“Non c’entriamo niente con Augusto Proietti ed ora temiamo ripercussioni”. Danilo Lattanzi, sindacalista degli ambulanti dell’Ana Ugl, ha contattato RomaToday per marcare quanto più possibile le distanze dal “ras delle bancarelle”, come viene spesso definito Proietti. Quest’ultimo, in un video pubblicato su Youtube lo scorso 15 gennaio e che ora è stato rimosso, ha insultato con frasi violente ed omofobe Rocco Casalino, già portavoce del M5S dell’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. L’ex concorrente del Grande Fratello, infatti, aveva chiamato più volte i vigili urbani per far spostare bancarelle e furgoni parcheggiati su piazzale Flaminio.

Un gesto che ha scatenato l’indecente reazione di Proietti, già noto alle cronache cittadine per gli insulti pesantissimi rivolti in più occasioni agli agenti della polizia locale incaricati di controllare le autorizzazioni per il commercio ambulante, che gli sono costati una condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione. 

Non siamo come Proietti

“Ci vogliamo dissociare dalle dichiarazioni di Augusto Proietti. Parlo a nome mio e dell’Ugl – sottolinea Lattanzi – ma ho sentito tanti altri colleghi che la pensano come me”. Perché per l’opinione pubblica, poi, è facile fare di tutta l’erba un fascio. “Non è la prima volta che causa problemi alla categoria. Riesce a salire alla ribalta delle cronache per questi comportamenti e poi sembra che siamo tutti così. Ha pronunciato frasi omofobe e razziste vergognose”.

Ritorsioni

Lattanzi teme che le parole di Proietti possano avere delle ripercussioni su tutti gli ambulanti non solo dal punto di vista dell’opinione pubblica. Il mercato di via Alberto Ferrero rischia da anni di chiudere o di essere spostato. Un’eventualità che gli ambulanti non vogliono prendere in considerazione visto che “è uno dei migliori in Italia”. Sorge a ridosso di Villa Borghese, ha vicino numerose linee del trasporto pubblico (davanti c'è la fermata della metro A Flaminio) e si trova in una zona certamente rinomata di Roma, a pochi passi da viale Giorgio Washington e il Muro Torto. Lì ci sono sei postazioni autorizzate, tre fisse (e uno dei banconi è quello di Proietti) e tre a rotazione. “Un ambulante che non ha un posto fisso capita lì una o due volte l’anno” spiega Lattanzi. Ora “qualcuno potrebbe utilizzare quanto accaduto per tornare alla carica”.

Sul mercato di via Ferrero ci sono già stati, in passato, accesi scontri politici e battaglie nei tribunali.  “Stavamo lavorando per trovare delle soluzioni per non far spostare le postazioni - riprende Lattanzi - ma con quanto accaduto ora si proverà, di nuovo, a mandare via tutti” sottolinea ancora il sindacalista secondo il quale “gli enti preposti hanno di nuovo accelerato per togliere le postazioni”. Una sorta “di ritorsione per le parole di Proietti, che non ha niente a che fare con gli ambulanti perbene”.

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