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Venerdì, 26 Aprile 2024
L'emergenza / La Storta / Via Giuseppe Belardinelli

L'esasperazione dei residenti di La Storta e Olgiata: "Da mesi ostaggio di discariche a cielo aperto"

Cumuli di immondizia nel quadrante nord della città: "Colpa dei trasgressori del porta a porta e degli svuota cantine incivili"

Divani, cassette di legno, comodini, vecchie sedie e addirittura uno scaldabagno. Il tutto accatastato intorno ai cassonetti della spazzatura dai quali traboccano buste dell’immondizia con grossi cumuli di sacchetti anche in terra. E’ questa la situazione dei rifiuti nel quadrante nord della città, in particolare sull’asse Cassia: tra La Giustiniana, La Storta e l’Olgiata. 

Emergenza rifiuti a Roma nord

“Sui marciapiedi - denuncia Roberta - è impossibile anche solo passare con il passeggino”. Intorno l’odore acre e nauseabondo dell’umido stantio, dell’indifferenziato che via via che i giorni passano diventa sempre più putrido sottoposto alle alte temperature  dei giorni scorsi e adesso anche alla pioggia. 

I residenti puntano il dito contro il fenomeno del migraggio dei rifiuti. “Tutti i quartieri e i paesi limitrofi che usufruiscono del porta a porta approfittano dei pochi, distrutti cassonetti, per buttare ogni genere di rifiuto. A questo - denuncia al nostro giornale Barbara - si aggiungono gli svuota cantine che fanno ormai di questa zona una discarica a cielo aperto, riversando qualsiasi cosa gli passi per la mente sui marciapiedi”.

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"Ingombranti in strada da un mese e mezzo"

Eppure Ama da quelle parti - a quanto dicono gli abitanti della zona - effettua passaggi regolari, tutto lavoro vanificato dagli incivili. “Ama passa, pulisce tutto, e dopo dieci minuti si riformano due metri di cumuli. Gli ingombranti, però, - sottolinea la residente - non vengono ritirati ormai da un mese e mezzo, e non ce ne spieghiamo il motivo. Siamo costretti a convivere con pericolose e maleodoranti discariche che giacciono indisturbate su marciapiedi che dovrebbero essere utilizzati da pedoni”. Vane le numerose segnalazioni. “Non ci spieghiamo il motivo per il quale il Municipio XV non trovi soluzione immediate a quella che è un'emergenza sanitaria e che mette in pericolo i cittadini”. 

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