rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

"Roma sporca, più consenso per il termovalorizzatore": il caso dell'audio dell'assessora. Alfonsi respinge le accuse

Il senatore di Fratelli d'Italia Andrea De Priamo: "Parole vergognose". Alfonsi si difende: "Ormai siamo alla commedia, con polemiche sollevate ad arte"

Un audio estrapolato ed è subito polemica. A Roma fa discutere una dichiarazione dell'assessore ai rifiuti, Sabrina Alfonsi, che nel corso di un'iniziativa pubblica di tempo fa, sembrerebbe motivare la mancata pulizia della città con la necessità di tenere alto il consenso per il progetto del termovalorizzatore. "Un fatto gravissimo rispetto al quale Gualtieri deve dare immediate spiegazioni", ha denunciato in una nota il senatore FdI Andrea De Priamo. L'estratto è stato diffuso su YouTube dal Circolo Legambiente Agro Romano Meridionale.

Per il termovalorizzatore "il cammino è lungo e paradossalmente oggi siamo sull'esasperazione, se noi nel frattempo cominciamo a pulire la città, con meno esasperazione c'e' meno consenso", si sente nell'audio. Lo spezzone ha acceso il dibattito. Rifondazione comunista ha chiesto le dimissioni dell'assessore. Fratelli d'Italia e il Moviemento 5 Stelle hanno attaccato Alfonsi. L'assessore però non è rimasta in silenzio e su Facebook ha replicato una una dura nota. 

La versione di Alfonsi

"Ormai siamo alla commedia", la replica dell'assessore, "con polemiche sollevate ad arte da parte di qualcuno contrario alla realizzazione del termovalorizzatore di Roma, per altro utilizzando uno spezzone di un video che risale a un anno fa, subito dopo l'incendio di Malagrotta". "Un video, badate bene, di cui viene rappresentata solo una minima parte, di pochi secondi, durante la quale un ragionamento fatto per paradosso, in cui stavo spiegando che in quel preciso momento storico, a causa dell'emergenza indotta dall'incendio del TMB di Malagrotta, se avessimo interrogato i cittadini sull'opportunità di realizzare un termovalorizzatore a servizio della città, il consenso sarebbe stato ancora più alto di quello che normalmente abbiamo riscontrato", ha affermato Alfonsi.
"Questo ragionamento, nel video apparso sul canale social di un gruppo di cittadini contrario all'impianto per ragioni, diciamo così, 'ideologiche', viene interrotto al punto giusto per farlo sembrare qualcos'altro e poterci montare sopra una polemica tutta strumentale, per cui lasciare Roma nella sporcizia sarebbe una "sottile strategia" inventata da Gualtieri e dalla sua perfida Assessora per tenere alto il consenso sull'impianto", prosegue Alfonsi. 

"Questi complottisti della domenica, ai quali non fa comodo ricordare in che condizioni era Roma a ottobre del 2021, al tramonto dell'era 5 Stelle", conclude l'assessore, "dimostrano di essere alla frutta, di non avere più argomenti per opporsi nel merito a quello che questa giunta sta portando avanti con decisione in un settore, quello della gestione dei rifiuti", dice postando il link dell'intervento integrale.

L'attacco delle opposizioni

Le opposizioni non si sono fatte scappare l'opportunità di attaccare Alfonsi. "L'audio dell’assessore ai rifiuti di Gualtieri Sabrina Alfonsi, nel quale la stessa motiva la mancata pulizia della città con la necessità di tenere alto il consenso per il progetto del termovalorizzatore, rappresenta un fatto gravissimo rispetto al quale Gualtieri deve dare immediate spiegazioni. - il pensiero del senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo - Sapevamo che la giunta Gualtieri ha dimostrato  incapacità nel mantenere pulita la città e inadeguatezza nell’elaborare un efficace piano rifiuti, e le lacerazioni interne alla maggioranza sulle strategie da adottare sono ormai note. Ma che la pessima situazione in cui versa la racconta dei rifiuti nella Capitale sia una strategia per manipolare i malumori dei cittadini è di estrema gravità. Non solo non sono in grado di risolvere i problemi della città, ma addirittura non vogliono risolverli per giustificare scelte impopolari o per ordire eventuali rattoppi alle innumerevoli falle che questa amministrazione sta creando nella città di Roma". 

"Le parole dell'assessora di Roma, Sabrina Alfonsi, con le quali in un intervento pubblico di giugno 2022, e rilanciato sul web in questi giorni, ha spiegato che se si pulisse la città "ci sarebbe meno esasperazione e meno consenso" per la creazione dell'inceneritore, sono a dir poco indecenti e ben raccontano la strategia che è stata messa in piedi per imporre a tutti i costi la realizzazione di questo eco-mostro che avrà forti ripercussioni sulla qualità della vita dei cittadini", incalza Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera. 

"Quanto detto dall'assessora dimostra quanto sia vero quello che sosteniamo ormai da molto tempo: si vogliono usare i soldi dei cittadini contro i cittadini stessi e convincerli che l'inquinamento non è un problema ma una soluzione. Ci auguriamo che dal sindaco Gualtieri arrivino scuse immediate e spiegazioni", conclude.

Rifondazione comunista ha chiesto le dimissioni dell'assessore definendo le sue parole "inaccettabili": "è evidente che a Roma si è creata da anni l'emergenza rifiuti per giustificare prima discariche illegali e poi l'inceneritore", scrivono Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Elena Mazzoni, segretaria federazione di Roma, Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, "la pubblica confessione dell'assessora all'ambiente e ai rifiuti la rende incompatibile con il ruolo".  

La difesa del Partito Democratico

A difendere l'assessora Alfonsi ci ha pensato Valeria Baglio, capogruppo del Pd in Campidoglio: "La polemica in corso sulle parole dell'assessora Alfonsi è del tutto pretestuosa. La battuta rimbalzata sui social 'incriminata' risale allo scorso giugno, subito dopo l'incendio dell'ex TMB2 di Malagrotta, ed è stata estrapolata ad arte da un più ampio intervento tenuto durante un confronto pubblico con l'associazione 'Tutti per Roma, Roma per tutti'".

"Chi ha avuto l'intelligenza di ascoltare per intero il contributo dell'assessora capisce che si tratta di un paradosso, di una battuta detta per far capire quanto sia centrale il dibattito attorno al ciclo dei rifiuti in una città che non ha mai avuto un progetto. Per la prima volta ora abbiamo un piano con la P maiuscola, con i centri di raccolta, gli impianti di trattamento delle frazioni ed il termovalorizzatore per la quota residua. A Roma tornano a vedersi mezzi nuovi di Ama, operai che spazzano le strade, cassonetti intelligenti: questa è la strada giusta ed è l'unico fatto su cui ragionare. Il resto sono chiacchiere strumentali di chi non ha argomenti e non ha cuore il bene comune ma solo misere polemiche di bottega", ha concluso Baglio.  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Roma sporca, più consenso per il termovalorizzatore": il caso dell'audio dell'assessora. Alfonsi respinge le accuse

RomaToday è in caricamento