Pulviscolo a Montesacro, i chiarimenti del Municipio: "Non è nocivo per la salute"
Da Piazza Sempione tranquillizzano i residenti del quartiere "imbiancato" da venerdì: "Materiali utilizzati certificati". Intanto si attendono i responsi della Asl
Macchine, marciapiedi e vetri imbiancati a Montesacro: quartiere nel cuore del Municipio III dove da venerdì scorso è scoppiata la psicosi relativa alla presenza di "particelle brillanti" che - in seguito ad alcuni lavori stradali - hanno invaso la zona.
I residenti - ai quali pure era stato comunicato l'utilizzo di asfalto innovativo, ecologico e garantito per il rifacimento di viale Adriatico e via Gargano - si sono allarmati domandandosi, più che lecitamente, se quel materiale finito su finestre, davanzali e polmoni non fosse nocivo.
Da li la richiesta di chiarimenti a Piazza Sempione interrogata in occasione della Commissione Lavori Pubblici anche dal consigliere FdI-AN, Francesco Filini, tra i primi con il M5s a raccogliere le segnalazioni dei residenti.
"Fibre di vetro a filamento continuo, questa è la tecnologia utilizzata dalla ditta di Terna S.p.a. per il rifacimento del manto stradale in viale Adriatico e in via Gargano, che ha allarmato un intero quartiere a causa del propagarsi del pulviscolo" , ha detto Filini uscito dalla Commissione del Municipio III parlando di "episodio che poteva tranquillamente essere evitato".
A chiarire il tutto - davanti ai colleghi, documenti alla mano - l'Assessore ai Lavori Pubblici e Mobilità, Fabio Dionisi. "La documentazione che ho presentato in Commissione è molto chiara: non c'è alcun elemento che possa nuocere alla salute dei cittadini" - ha riferito a RomaToday sottolineando come i materiali utilizzati siano tutti certificati dalla Comunità Europea.
"Quello arrivato nel Montesacro è un geo tessuto utilizzato in tutta Italia da anni e che consente, oltre che di fare una base che distribuisce il carico delle vetture in modo uniforme sulla superficie sollecitata, anche - ha spiegato l'Assessore interpellando le schede tecniche recuperate - di non dover trattare il vecchio asfalto la cui 'fresatura' è sì nociva".
Sul caso intanto, sul quale è intervenuta pure la Polizia Locale chiamando la Asl, si attendono dunque i riscontri dell'Azienda Sanitaria affinchè la non nocività della sostanza sia verificata e certificata.