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Trastevere, porta a porta flop: al vaglio ipotesi di piazzole per la raccolta

Non in sostituzione ma come integrazione alla modalità del porta porta che già esiste, ma che sta facendo penare i residenti. Qualcosa nel sistema non funziona e il tema è stato oggetto di un'assemblea pubblica

Da rione virtuoso a esempio tra i peggiori. A Trastevere, pioniere della raccolta porta a porta nella Capitale, il sistema si è inceppato. Da tempo, insieme al solito degrado da movida, il quartiere lamenta la sporcizia dilagante. Vicoli e strade sono sempre più intoppati da sacchetti dell'immondizia e gli enti locali studiano come liberare i residenti dai rifiuti. 

QUANDO IL QUARTIERE ERA UN MODELLO - Se ne è discusso ieri pomeriggio durante un'assemblea pubblica presieduta dal minisindaco del Municipio I, Sabrina Alfonsi, a cui ha partecipato il responsabile di Ama per la raccolta differenziata, Pietro Zotti. La presidente, trasteverina, ha ricordato i picchi elevati di un tempo, quando si guardava a Trastevere come esempio modello. "Ora invece - ha spiegato - la percentuale è bassissima, tanto che l'immondizia sta soprattutto sulle nostre strade. Dopo un'ora dal passaggio del turno di raccolta, la situazione torna quasi come prima".

LE MODALITA' ATTUALI - Ad oggi la raccolta differenziata a Trastevere funziona così. Ama assegna alle utenze gli appositi contenitori per il porta a porta: bidoncini o sacchi e la biopattumiera per gli scarti alimentari e organici. Tutti da custodire all'interno degli spazi comuni nelle abitazioni, per esempio nei cortili.

Gli operatori ecologici passano dalle case per svuotare i bidoni secondo dei calendari forniti dalla municipalizzata. I rifiuti separati male sono lasciati sul posto e viene applicato un bollino di errato conferimento dei rifiuti, fatte salve le sanzioni previste dalla normativa. Cosa non funziona?

COSA NON FUNZIONA - Negozi che non differenziano come dovrebbero, condomini in lotta per accaparrarsi uno spazio dove posizionare i sacchetti in attesa del ritiro, impossibilità per questioni di spazio di tenere nell'abitazione i bidoncini, multe a tutti i condomini per colpa di uno solo. E gli immancabili topi che spuntano sui marciapiedi. Uno spaccato tra inciviltà e disrganizzazione al quale le istituzioni vorrebbero porre rimedio. 

IDEE PER CAMBIARE - Il primo dato certo è che nel rione accanto al porta porta arriveranno le campane per la raccolta del vetro, come avviene negli altri quartieri dove viene effettuata la differenziata. 

Poi c'è l'ipotesi su cui Ama e Municipio sono al lavoro e riguarda sistemazione in quattro o cinque 'piazzole' di bidoni per la raccolta differenziata di umido, carta, plastica e rifiuto residuo (indifferenziato) per risolvere il problema di quei palazzi che non hanno spazio per i bidoni interni, con la conseguenza che i rifiuti vengono lasciati in strada.

"E' un'integrazione e non un'alternativa" ha tenuto a precisare Zotti. Anzi "dobbiamo evitare che questi 4 punti di raccolta vengano sovraccaricati da mille abitanti che portano il sacchetto, altrimenti se non usati in modo giusto diventano altrettante discariche". Inoltre "stiamo effettuando una rivisitazione degli orari e dei giorni dei passaggi dei mezzi Ama per il ritiro dei rifiuti, per verificare se conviene passare la notte piuttosto che la mattina e trovare soluzioni integrative a questo sistema".

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