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Trastevere tra notti brave e flop rifiuti: "Qui non cambia proprio niente"

Se da un lato Comune e Municipio dichiarano guerra alla movida trasteverina, c'è chi non è affatto soddisfatto delle misure attuate. Ad attaccare l'operato delle istituzioni Dina Nascetti, presidente dello storico comitato Vivere Trastevere

Non è cambiato niente. Le istituzioni rivendicano azioni tempestive atte a restituire a Trastevere sicurezza e decoro, ma sull'efficacia di questi interventi l'accordo non è unanime. Così, se il 1 aprile in assemblea comitati e cittadini bollavano il rione come "terra di nessuno", oggi, a due mesi di distanza c'è chi pronuncia le stesse, identiche, parole.

"TUTTO UGUALE DA MESI" - Caos notturno, auto selvagge che invadono vicoli e piazze, raccolta differenziata flop. Non si muove una foglia, e Dina Nascetti, presidente del comitato Vivere Trastevere, da tempo attenta alle problematiche del territorio, non le manda a dire: "Qui nessuno sta facendo niente, il I Municipio si muove senza consultare i cittadini, abbiamo chiesto da mesi un consiglio straordinario su Trastevere e ancora non è stato convocato". 

"CONTROLLI E INTERVENTI INUTILI" - Comune e Municipio però dicono altro, sottolineando invece la rapidità di risposta agli allarmi dei trasteverini con blitz delle forze dell'ordine, controlli a tappeto, idrovore dell'Ama che sparano sui marciapiedi getti d'acqua anti bivacco. Ma anche con eventi culturali, organizzati ad hoc dal Municipio per sottrarre spazi al degrado. Tutte misure che, per la presidente del Cdq, possono risollevare le sorti del rione per al massimo un weekend, senza incidere realmente sulle modalità di fruizione del divertimento notturno. 

L'ORDINANZA ANTI ALCOL - "Schiamazzi e baldoria fino a tarda notte non accennano a diminuire" prosegue Nascetti, che non sembra riporre fiducia neanche nell'ordinanza anti alcol, in arrivo dal prossimo fine settimana. Il provvedimento prevede il limite alle 22 per la vendita di bevande alcoliche da asporto, l'anticipazione alle 2 come termine ultimo per la somministrazione nei locali, e le 24 per il consumo su area pubblica. Quest'ultimo è un po' per tutti il vero problema. Anche il Comitato Vivere Trastevere, come altre realtà territoriali, giudica inutile il limite stabilito. 

"Si dovrebbe proprio vietare il consumo su strada, si dovrebbe poter bere solo nei locali e ai tavolini" suggerisce la presidente. Non è una questione di proibizionismo. "Anche noi vogliamo un rione vivo e allegro, ma sempre nel rispetto dei residenti, sbaglia chi ci accusa di rigidità sul tema".

AMBULANTI ABUSIVI - Movida sì ma anche decoro, quello delle vie storiche, "messo a dura prova dagli ambulanti abusivi". Il quartiere è un mega suk che nel fine settimana, e fino a ora tarda, non conosce confini, con le sue distese di lenzuola e banchetti di fortuna che non risparmiano nessun angolo, nessun marciapiede, nessun vicoletto. Un'invasione. "Ieri solo per fare un esempio in piazza Sant'Egidio ne ho contati 35". E poi c'è il nodo della raccolta differenziata porta a porta, che aspetta soluzioni. 

DIFFERENZIATA FLOP - Nello storico rione del centro i residenti devono lasciare i sacchetti sul marciapiede in determinate fasce orarie corrispondenti con il passaggio degli operatori Ama. Purtroppo le regole vengono rispettate sempre più di rado, e nel quartiere il sistema va a singhiozzo. L'assessorato all'Ambiente del Comune sta lavorando a un piano alternativo, di concerto con il Municipio. In attesa di novità, il quartiere convive con le sue mini discariche.  

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