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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Marino: prima decisione a 5 stelle, fuori dalla Centrale unica di Committenza

In attesa del Consiglio comunale del prossimo 7 luglio, la giunta di Marino guidata dal sindaco pentastellato Carlo Colizza inizia il suo lavoro: tra le prime decisioni quella di uscire dalla centrale unica di committenza con il comune di Albano, Grottaferrata e Castel Gandolfo

In attesa del primo Consiglio Comunale post elezioni convocato per il prossimo 7 luglio in cui si procederà agli atti di rito tra cui la convalida degli eletti, il giuramento del sindaco e l'elezione del Presidente del Consiglio, la giunta a 5 stelle guidata dal sindaco Carlo Colizza ha iniziato il suo lavoro.

Oltre a un preliminare esame dei bilanci, la giunta ha preso una prima decisione importante (in alcuni casi anche contestata) che è quella di uscire dal Centro Unico di Committenza con i comuni di Albano, Grottaferrata e Castel Gandolfo. Il centro unico di committenza è uno strumento amministrativo introdotto nel 2015 che impone ai comuni non capoluogo di provincia di unirsi per l'acquisto di forniture e servizi attraverso gare pubbliche, al fine di unificare i centri di spesa ed evitare la frammentazione nei piccoli comuni.

"La prima Giunta 5 Stelle a Marino, nonostante il poco margine lasciato dagli adempimenti tecnici, ha già segnato la discontinuità su un punto importante. Ha deciso in particolare di iniziare l’iter per il recesso dalla CUC (Centro Unico di Committenza, alias Stazione Unica appaltante) che oggi vede figurare il Comune di Marino accanto a quello di Albano",  si legge in una nota di stampa del Movimento 5 stelle di Marino.

L'idea politica che sostiene la scelta dell'amministrazione marinese è quella sì di unirsi ad altri comuni, ma solamente quelli amministrati dal Movimento 5 stelle: "Oltre all’esigenza di avvicinare la decisione di spesa alle esigenze dei Cittadini, che in assenza di una Centrale di committenza rimarrebbe in capo alla Città Metropolitana, l’iniziativa della Giunta 5S, e del Sindaco Colizza, persegue anche il fine di concertare le spese in un quadro di effettiva garanzia per gli interessi pubblici. Di conseguenza, si cercherà di istituire una Stazione Appaltante con i Comuni amministrati dal M5S, senza per questo voler escludere altre realtà ma stabilendo il requisito della trasparenza alla base delle decisioni di spesa, per tutti i Comuni che decideranno di aderirvi".

La sindaca di Castel Gandolfo del Partito Democratico Milvia Monachesi ha commentato sui social network con molto stupore la decisione della giunta marinese: "Con la Stazione Unica Appaltante la legge ha voluto assicurare la trasparenza, la regolarità e l’economicità della gestione dei contratti pubblici e prevenire il rischio di infiltrazione mafiose. Questo significa che oggi i Comuni devono associarsi o rivolgersi ad Enti sovraccomunali per gestire le gare per la realizzazione di lavori o servizi di importo superiore a 40.000 euro - scrive la Monachesi -  Quindi mi stupisce molto che la prima decisione della Giunta Colizza sia quello di voler sciogliere l'accordo che lega i Comuni di Albano, Marino, Grottaferrata e Castel Gandolfo".

"Un accordo che ritengo importante sottolineare non è solo frutto del lavoro congiunto di due sindaci di centro sinistra ed uno del centro destra, ma anche di quello super partes del Commissario di Marino Enza Caporale.  La motivazione del timore per l'effettiva garanzia per gli interessi pubblici mi sembra davvero debole, mentre invece mi sembra più realistica, e al tempo stesso un grave errore politico ed amministrativo.quella di interrompere i rapportii con i comuni vicini e collaborare solo con Comuni grillini. I Sindaci di questo territorio hanno da tempo capito l'importanza di superare i colori politici nell'interesse del territorio, e mi dispiace sinceramente se il nuovo Sindaco di Marino la pensa diversamente".

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