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Genzano Genzano di Roma / Via Italo Belardi

Flavio Gabbarini: "Enzo Ercolani è come Berlusconi"

Flavio Gabbarini è candidato sindaco di Genzano per il Movimento civico Città Futura. Già vice-sindaco ed esponente del PD disegna nel suo programma elettorale un nuovo sviluppo per la città dell'Infiorata

Flavio Gabbarini, già esponente della Margherita e del Partito Democratico di Genzano e vice-sindaco nell'amministrazione guidata da Enzo Ercolani, si presenta in questa tornata elettorale primaverile del 2011 come candidato sindaco di una coalizione formata in parte da partiti politici che da lsite civiche. Cardine della coalizione è il movimento civico Città futura a cui si affiancano le due liste civiche "Genzano Democratica", nata da una costola del Partito Democratico, "Per Genzano-Gabbarini Sindaco" e  i due partiti l'Api di Rutelli e Rifondazione Comunista.

Sulle motivazioni che hanno spinto Gabbarini a scendere in campo in questa tornata amministrativi, il candidato ha le idee chiare: "Per far ripartire Genzano, che in questi ultimi anni si è fermato, senza progettualità negli ultimi cinque anni. I paesi intorno a noi crescono Genzano resta immobile. I cittadini si sono allontanati dalla politica e dai partiti per l'allontamento dell'amministrazione comunale con uno terremoto dei partiti che avevano portato al 75% dei consensi. In questi cinque anni subito dopo quattro mesi c'è stata l'uscita dalla maggioranza dei Comunisti Italiani poi c'è stata letteralmente la mia defenestrazione, poi l'Api, Rifondazione Comunista e poi parte del PD che ha fondato una lista a mio sostegno e in ultimo le dimissioni del capogruppo sempre del PD. E' evidente che c'è stata una cattiva gestione politica della dirigenza del PD e dello stesso sindaco che cambia corrente a seconda di come si muove il vincitore. E' pur vero che Genzano ha risentito della crisi nazionale delle forze poltiche. Enzo Ercolani si è comportato negli ultimi mesi come Berlusconi: compravendita di consiglieri comunali per tenersi a galla, promesse e favori e chi più ne ha e più ne metta. La mia coalizione è molto ampia con liste rinnovate e con un programma valido. Con noi ci sono tantissime persone che si affacciano alla politica, credibili e preparati. I nostri giovani hanno passione civica che hanno elaborato il programma. Tante persone che vogliono dare un contributo al loro paese che si sono avvicinati al nostro movimento civico perchè non credono nei partiti, che non attraggono forze nuove perché sono inospitali. I movimenti possono essere una soluzione alla prima fase dell'impegno politico".

Le spaccature nel Partito Democratico hanno portato a Genzano a tre candidature a sindaco proprio dal maggiore partito di maggioranza e su questo tema Flavio Gabbarini fa risalire le motivazioni a ormai storiche divisioni politiche mai sanate dalla dirigenza del PD: "Le divisioni vengono dalle vecchie separazioni dei Democratici di Sinistra  accentuate dall'incapacità di tenere insieme le varie anime. Il segretario del Partito Democratico Aldo Settimi è stato una grande delusione, non è riuscito a tenere unita la sezione e ha accentuato le divisioni. Il PD è nato per unire lui ha diviso"

Flavio Gabbarini e la coalizione che lo sostiene presenta nel programma elettorale un'idea di sviluppo di Genzano che non punti più sull'espansione urbanistica: "Noi presentiamo un'idea di sviluppo di Genzano che manca. Il nostro sviluppo deve essere sostenibile anche se lo si punta sul settore turistico e bisogna puntare sulle risorse endogene. Non bisogna più puntare sulllo sviluppo edilizio, bisogna inventarsi azioni virtuose che partino dall'amministrazione comunale per esempio per diminuire il traffico invogliando i cittadini a non usare la macchina, programmare delle isole pedonali per esempio. In questa campagna si fanno solo programmi strutturati come liste della spesa, noi illustriamo un'idea di sviluppo con delle linee guida. Che tipo di sviluppo deve avere Genzano? In passato come in tutti i Castelli Romani si è puntato sullo sviluppo edilizio che ha generato anche sviluppo economico, ma ora ciò non è più possibile. Ora bisogna mettere un freno e puntare sulla valorizzazione delle nostre ricchezze, le risorse e bellezze del borgo storico anche in coordinazione con i paesi vicini. Se riusciamo a rendere il nostro paese bello e vivibile possiamo trovare uno sviluppo diverso da quello degli ultimi anni. In questa campagna elettorale non si parla di programmi, si fanno polemiche senza proposte per cercare di aprire un dialogo con i cittadini che sono stanchi, vogliono sapere e conoscere e capire cosa abbiamo in mente. Il sindaco che nei suoi manifesti parla di amianto, raccolta differenziata, acqua, pannelli fotovoltaici: queste cose le può dire chi si candida per la prima volta, no chi ha amministrato per cinque anni"

Sui tre temi più caldi che hanno interessato tutti gli amministratori dei Castelli Romani, sanità, acqua e rifiuti, per Flavio Gabbarini Genzano è rimasta indietro perché non sa più innovare: " Genzano su questi temi dimostra tutta la sua arretratezza. Per la sanità in questi anni si è chiuso il pronto soccorso e non ci si è opposti alla chiusura pur se di competenza regionale quando l'unico pronto soccorso operativo di Albano non è in grado di supportare il flusso di utenti, con ore di attesa anche di dieci ore. L'amministrazione comunale non ha difeso il pronto soccorso battendosi con gli altri sindaci solo per la costruzione del Policilinico dei Castelli che avrà dei tempi di realizzazione molto lunghi. Anche sull'acqua non si può dare colpa al sindaco della presenza di arsenico, ma Genzano è stato l'unico comune a diffondere i dati, a chi chiedeva chiarezza si tacciava di allarmismo. E' mancata l'informazione per mesi il sito del comune di Genzano non riportava informazioni sui dati delle analisi delle acque. Per i rifiuti anche qui da un sindaco che è anche consigliere provinciale non si è fatta partire la raccolta differenziata. Noi siamo stati sempre innovativi negli anni 70 avevamo aperto un primo inceneritore all'epoca all'avanguardia ora che la nuova frontiera della raccolta differenziata siamo bloccati: abbiamo l'isola ecologica sotto sequestro da cinque anni, le rimesse comunali dei carri di carnevale sequestrate perché in amianto. E' mancata la spinta al cambiamento e al fare. Le grandi opere pubbliche non è l'asfalto sulle strade, è manutenzione. Per questo ci siamo presentati per la constatazione dell'incapacità di questa classe politica di gestire la nostra città".


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