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Dirigenti comunali, rivoluzione rimandata in autunno. La Raggi firma la proroga

Fino al 31 ottobre restano in caria 207 dirigenti della macrostruttura. Nell'ordinanza non c'è l'attuale comandante Diego Porta il cui incarico scade a fine agosto. Possibile una proroga o la nomina definitiva

Una proroga tecnica che rimanda a fine ottobre una pratica che si annuncia ostica. La sindaca Virginia Raggi ha firmato un'ordinanza con la quale prolunga al 31 ottobre l'incarico a 207 dirigenti apicali del Comune di Roma. "C'è la necessità di garantire la continuità amministrativa", fa sapere il vice sindaco Daniele Frongia. Nel documento numero 55, datato 12 agosto, si legge: "Nelle more della definizione del processo di adeguamento degli uffici e servizi, si rende necessario assicurare la continuità dell'azione amministrativa". 

Nei fatti molti di questi ruoli erano andati a scadenza con il mandato commissariale. Al ritorno dalle vacanze molti uffici, tanto nei dipartimenti del Comune quanto nei municipi, sarebbero stati a rischio paralisi. Da qui la decisione della proroga. Si prende tempo quindi. Impossibile rinnovare completamente in così breve tempo, come è comunque nelle intenzioni grilline, la macrostruttura. Una difficoltà acuita da una normale scarsa conoscenza della macchina burocratica capitolina. Meglio aspettare quindi e testare. Già perché questi mesi rischiano di trasformarsi per tanti dirigenti in una messa alla prova sull'efficacia del proprio lavoro. 

Tra i dirigenti rinnovati anche quelli della polizia locale. Restano vice comandanti Raffaella Modafferi e Antonio Di Maggio. Diego Porta, attuale comandante generale dei vigili, non viene citato nell'ordinanza. Il suo incarico, assegnato lo scorso 25 giugno, scade infatti, il 31 agosto e non rientra quindi tra quelli urgenti da prorogare. A fine mese dovrebbe arrivare una nuova proroga oppure si potrebbe anche procedere alla nomina definitiva, dando così il via anche tra i pizzardoni all'era a cinque stelle.

Resta infatti il suo il nome più forte per sedere sulla poltrona più importante di via della Consolazione dove la proroga dei dirigenti ha anche un'ulteriore motivo. C'è infatti da garantire la continuità dei servizi durante il Giubileo. Difficile per questo prevedere spostamenti all'interno di gruppi da qui al termine dell'anno santo. Non da escludere invece la nomina definitiva di Diego Porta che in questi mesi lavorerebbe alla nuova struttura da dare all'intero corpo. Tra le modifiche anche l'istituzione di un macro gruppo da far nascere fondendo lo SPE e il GSSU. Una fusione che ha i suoi tempi e il Giubileo da un lato e il congelamento dei dirigenti dall'altro, aiuterebbero il dialogo con i sindacati. 


 

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