rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Inquinamento dei mari, la Regione punta sul lavoro di squadra: coinvolti porti e pescatori

La Regione, l'Arpa Lazio ed il consorzio Corepla hanno sottoscritto un protocollo per arginare il fenomeno del "marine litter". Dalle scuole ai porti, si mira a creare sinergie per recuperare le plastiche

La presenza dei rifiuti plastici nei mari rappresenta un fenomeno di scala mondiale. E' tuttavia importante che per contenere il cosiddetto marine litter ci sia un impegno collettivo. Dalle azioni dei semplici cittadini alle risposte delle istituzioni locali, sono tanti gli interventi che è possibile mettere in campo. E' anche utile provare a sistematizzarle, com'è stato fatto grazie alla sottoscrizione di un protocollo d'intesa. A firmarlo ha provveduto il Corepla, ovvero Consorzio nazionale per la accolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, la Regione Lazio e l'Arpa Lazio.

Dai porti alle scuole

Il protocollo, di durata annuale, prevede tre livelli d'intervento. In primo luogo si lavorerà sui porti. Lì infatti Corepla, Regione e Arpa lavoreranno con le associazioni dei pescatori, le autorità portuali ed i comuni per gestire e analizzare le quantità di rifiuti provenienti dalle imbarcazioni. Queste infatti  avranno il compito di raccogliere i materiali plastici, per depositarli poi in particolari hotspot costieri che, i comuni, dovranno predisporre. Si lavora dunque con i porti e le amministrazioni del litorale, ma anche con le scuole. Il terzo tempo infatti si gioca proprio insieme agli studenti che, nell'anno 2018/2019, saranno coinvolti in campagne di educazione ambientale. Nelle scuole primarie questo si tradurrà nella distribuzione del kit didattico Riciclala.

Legambiente mette a disposizione Goletta Verde

"Il protocollo regionale è un ottimo strumento di lavoro per il recupero dei rifiuti in mare - ha dichiarato Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio - e ci consegna un dispositivo indispensabile per i tanti volontari che da tempo, insieme alla nostra associazione, attivano azioni di contrasto alla marine litter". Grazie all'intesa trovata sarà possibile regolamentare le iniziative di recupero dei rfiuti che, fino ad oggi, erano affidate unicamente alla buona volontà di alcuni pescatori. "Adesso bisogna lavorare per rendere vivo il protocollo, creando sulla costa laziale gli hotspot di recupero della plastica e coinvolgenti le amministrazioni e i pescatori locali. Lanceremo queste azioni concrete al passaggio di Goletta Verde - ha promesso il presidente di Legambiente Lazio - spingendo tutti gli stakeholders della blu economy a mettersi in gioco per la bellezza del nostro mare".

Il ruolo dei pescatori

Alla firma del protocollo ha preso parte anche Massimiliano Valeriani,  neoassessore regionale al Ciclo dei rifiuti.  "Sigliamo un protocollo d'intesa molto importante per aprire una stagione in cui la Regione dichiara guerra all'inquinamento dei mari dovuto alla plastica - ha sottolineato l'assessore Valeriani - Si tratta di individuare un lasso temporale di un anno in cui provare a recuperare il più possibile la plastica dai nostri mari con l'aiuto di chi il mare lo frequenta tutti i giorni. In pratica si tratta di mettere in condizione i nostri pescatori di potersi liberare semplicemente della plastica dando loro la possibilità di sversarla in contenitori a bordo delle imbarcazioni e di poterla poi riversare in porto con l'installazione di scarrabili che poi vengono portati via dai Comuni. La firma di oggi e' un passaggio importante nella guerra contro i fattori inquinanti".

Un modello di sviluppo fallimentare

Il presidente Nicola Zingaretti, firmatario del protocollo, ha ribadito che il problema rappresenta "un'emergenza mondiale" e che è "un fenomeno figlio del fallimento di un modello di sviluppo in condizioni tali che rischia di condizionare anche la catena alimentare dell'uomo". Le plastiche infatti si sminuzzano, trasformandosi in microplastiche ingerite dai pesci. Da lì arrivano sulle tavole e, di conseguenza, nel nostro apparato dirgente. " L'80% dei rifiuti nel mare e' rappresentato da plastica" ha ricordato  Zingaretti che mira a rendere il Lazio " la prima Regione italiana che istituzionalizza una forma permanente di reazione a un fenomeno molto grave basandola sull'idea di fare squadra". L'obiettivo comune di salvaguardare il mare necessita infatti di risposte sinergiche. "E' l'inizio di una strategia più globale nella Regione Lazio" promette Zingaretti, che ringrazia anche Corepla e Arpa. Il tema è molto sentito. L'istituzione locale prova a fornire il proprio contributo, insieme a Corepla e Arpa, per ridurre la quantità di rifiuti nei nostri mari. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Inquinamento dei mari, la Regione punta sul lavoro di squadra: coinvolti porti e pescatori

RomaToday è in caricamento