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Tra gulasch e paella a scuola arriva il menù europeo. Ma è già polemica

Quindici menù ispirati ad altrettanti paesi dell'Unione Europea. E'l'iniziativa dell'assessore alla Scuola, Alessandra Cattoi. Ma tra i genitori c'è già chi si lamenta

Piatti da tutta Europa. Tedeschi, francesci, inglesi. Un percorso educativo nuovo nelle mense delle scuole capitoline, su modello dei menù etnici di Veltroni, ma con sapori più adatti ai giovani palati. Il progetto è già partito da qualche giorno. E' stato pensato dall'Assessorato alla Scuola in  occasione del semestre di presidenza italiana. L’iniziativa prevede, per chi usufruisce del servizio di ristorazione, 15 menù ispirati ad altrettanti paesi dell’Unione Europea.
 
"L’obiettivo -spiega l'assessore Alessandra Cattoi- è quello di far conoscere agli studenti la cultura gastronomica di tanti paesi diversi e di aumentare la consapevolezza di appartenenza dell’Italia all’Europa. Il progetto proseguirà per tutto l’anno scolastico e ogni mese saranno due o tre i menu europei serviti nelle mense. Tra i piatti più noti croque monsieur dalla Francia, fish and chips dal Regno Unito, gulasch dall’Ungheria, paella valenciana dalla Spagna, wiener schnitzel dall’Austria.
 
Insomma, "un percorso educativo per spiegare origini e tradizioni di alcuni piatti che i bimbi già mangiano e un pretesto per parlare di Europa". Dei menù pieghevoli spiegheranno i piatti, associandoli alle nazioni e alle bandiere, "per avvicinare, attraverso il gioco, i piccoli a un’identità europea. Naturalmente, come tutti i pasti serviti dalle mense di Roma Capitale anche questi menù sono elaborati da dietisti e propongono contorno e frutta accanto alle pietanze tipiche”. 

POLEMICHE - Sarà, ma dietisti a parte c'è chi, tra i genitori, si è già lamentato. Ecco come hanno commentato alcuni lettori, quasi indignati dal nuovo menù. "Non sappiamo niente sulla provenienza di questo cibo, nè se a livello nutrizionale sia indicato per i bambini. Wurstel e fritti? E sarebbero alimenti sani?". 
E ancora c'è chi più che entrare nel merito degli ingredienti, ha paura che le quantità siano un po' scarse. 


Menù europeo-2

"Grazie alla Cattoi e alla sua introduzione del menù europeo nelle Scuole dell'Infanzia della Capitale, i bambini dai 3 ai 5 anni, 2/3 volte al mese, consumeranno solo un pasto come quello in foto (un piatto unico). E questa me la chiamano integrazione? Conoscenza dei paesi europei attraverso il cibi della loro cultura? Non vi sembra che già in tanti conoscano la fame? E' vergognoso chiedere ad un bambino di questa età di mangiare solo questo a pranzo, considerando anche il fatto che il Comune non fornisce la merenda pomeridiana. Il che vuol dire che i bimbi restano digiuni fino al ritorno a casa".

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