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Natale solidale / Trastevere / Piazza di Santa Maria in Trastevere

Gualtieri al pranzo di Natale dei poveri: “Prendiamoci cura dei più fragili”

Il sindaco con la Comunità di Sant’Egidio: a tavola 150 persone senza fissa dimora, poveri, anziani e rifugiati

Un pranzo di Natale speciale per il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha preso parte a quello organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio nella basilica di Santa Maria in Trastevere. Una tavolata con persone senza fissa dimora, poveri, anziani e rifugiati che torna dopo lo stop imposto lo scorso anno dalla pandemia. 

Gualtieri al pranzo di Natale di Sant’Egidio

“Natale è un giorno speciale da vivere insieme. Una bella occasione per rilanciare il valore della condivisione e il dovere di prendersi cura dei più fragili. Grazie alla Comunità di Sant'Egidio per organizzare ogni anno questa iniziativa. Roma ha la solidarietà nel cuore” - ha scritto sul proprio profilo Facebook il sindaco Gualtieri che ieri aveva invece fatto il volontario alla mensa della Caritas di Roma. 

Nella basilica di Santa Maria in Trastevere i più fragili di Roma

A sedere nei tavoli allestiti all’interno della basilica circa 150 persone bisognose insieme agli amici di tutto l'anno della Comunità di Sant'Egidio, tutti muniti di green pass. A tavola servito, con apparecchiatura e posate compostabili, il menù tradizionale della festa: lasagne, polpettone, lenticchie e dolci natalizi. Ciascuno ha poi ricevuto un dono personalizzato, come avviene in ogni famiglia.

Con loro, idealmente riuniti attorno alla stessa tavola, altri 80mila amici sparsi in tutta Italia, 240mila nel mondo, per celebrare un Natale che non escluda nessuno, anche con le distribuzioni itineranti dei volontari della Comunità, nel rispetto delle norme anti-Covid. “Un Natale perTutti - ricordano da Sant’Egidio - a cui si può contribuire sostenendo la campagna sms solidale”. 

“È necessario – ha commentato il fondatore di sant’Egidio, Andrea Riccardi – usare ancora la massima prudenza per proteggere la salute di ognuno. Ma occorre al tempo stesso essere audaci per non lasciare indietro nessuno”. E così si è fatto. Alla fine, il saluto del parroco, don Marco Gnavi: “Che questo Natale ci allontani dal contagio del virus e faccia crescere, qui a Roma e nel mondo, il contagio della speranza”. 

Il pranzo di Natale della Comunità di Sant’Egidio

Il pranzo di Natale è una tradizione della Comunità di Sant’Egidio, nata il 25 dicembre 1982, quando alcuni poveri furono accolti nella basilica di Santa Maria in Trastevere. Da allora ogni anno la Comunità raduna intorno al tavolo delle feste tutti i poveri che aiuta e sostiene durante l’ anno, come senza fissa dimora, migranti, anziani soli e famiglie in difficoltà. In quasi quarant’anni il banchetto si è allargato raggiungendo un numero crescente di persone in difficoltà in oltre 70 Paesi in tutto il mondo.  


 

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