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Il popolo arancione invade Roma: "Di Maio incontra i gilet gialli francesi e ignora noi agricoltori"

Momenti della manifestazione degli olivicoltori in protesta contro il decreto legge

Il popolo arancione degli olivicoltori ha invaso piazza Santi Apostoli per protestare contro l’attuale decreto legge. In piazza per sostenere l'agricoltura del  Mezzogiorno delegazioni provenienti da Puglia, Calabria, Sicilia e Basilicata. Presenti anche il Lazio e la Toscana, in solidarietà agli operatori e produttori colpiti che vorrebbero un intervento immediato.

Gli abitanti della provincia di Bari, giunti in autobus nella notte, oggi hanno lasciato chiuse le loro aziende, sono quasi tutti impiegati in questo settore e così sostengono le loro famiglie. Un gruppo di manifestanti al grido di 'vergogna' ha cercato di forzare il cordone delle forze dell'ordine scandendo insulti nei confronti del Governatore della Puglia Emiliano presente all'appuntamento. Il governatore si è allontanato assieme a una delegazione del movimento arancione.

“Siamo fortemente arrabbiati, il gilet arancione rappresenta tutti gli agricoltori liberi che manifestano per i gravi problemi della nostra agricoltura, l’olivicoltura in particolare. Abbiamo subìto una gelata spaventosa, abbiamo il problema della xylella, un parassita che sta distruggendo tutta la Puglia e poi abbiamo i piani di sviluppo rurale e la prossima Pac (Politica agricola comune) da discutere e portare avanti. I problemi sono di grande rilievo. Tutta la nostra gente, tutto il nostro territorio vive di agricoltura, per cui attualmente si respira una forte disoccupazione, quindi questo è un problema sociale molto molto importante, infatti siamo qui per la prima volta anche insieme ai sindacati”, ha dichiarato il conte Onofrio Spagnoletti Zeusi, portavoce del movimento agricolo.

In migliaia riuniti sotto un unico slogan urlato a gran voce: “Dignità, diritto al lavoro”, fra rametti d’ulivo e cartelli stizziti: Di Maio incontra i gilet gialli francesi e gli olivicoltori quando? Uno dei rappresentanti esprime a gran voce: “Abbiamo scelto il 14 febbraio, il giorno dell’amore perché siamo innamorati della nostra terra” e a quel punto la piazza ha sventolato tessere elettorali in fax simile. I manifestanti hanno intonato l’Inno di Mameli e dal palco un rappresentante ha recitato “la poesia del contadino”: momento toccante e di profonda riflessione.

Gilet arancioni a Roma

“Quando parliamo di olio italiano, è in questa piazza, senza di noi non avranno una filiera, rimane un’etichetta ma non il prodotto autentico. Non è sufficiente l’impegno politico, ai ministri Centinaio e Di Maio chiederemo che le richieste dei gilet arancioni siano rispettate nella loro interezza, per dare dignità al settore, importantissimo per il nostro Paese”, ha rilanciato dal palco Massimiliano Giansanti, Presidente nazionale di Confagricoltura.

La manifestazione non si è mossa da Santi Apostoli: “Centinaio e Di Maio venite qua”, hanno strillato in un solo coro i gilet arancioni, in attesa dei due rappresentanti a Montecitorio.

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