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“La F1 a Roma un pretesto per sconvolgere le regole urbanistiche”

La Lega consegna il dossier "Gp Roma, la Gran porcata". Durissima la denuncia sulle ripercussioni sul Gp di Monza e sui costi per la Capitale sia in termini economici che ambientali

Gp Roma, la Gran Porcata. I giovani padani l'hanno intitolato così il dossier consegnato ieri a Bossi. Diciotto pagine per spiegare perché l'appuntamento voluto da Flammini danneggerebbe Monza e per dimostrare come il Gp preveda costi anche per il Comune di Roma. Un dossier a cura di Paolo Grimoldi, deputato leghista che da mesi si sta battendo contro l'organizzazione del Gp all'Eur.

Già nei giorni scorsi erano trapelate alcune cifre che parlavano di 100 milioni di euro che il Comune avrebbe dovuto sborsare per organizzare l'evento. Un fatto questo che era stato smentito da Flammini e dallo stesso Alemanno.

Nel dossier di Grimoldi si citano delle prove che si invitano a consultare: "Il 17 dicembre 2009 Roma Formula Futuro Spa (il cui sito Internet è attualmente muto) ha inviato al Comune di Roma (prot. 23563) la richiesta di avvio del procedimento per il Gran Premio di Formula 1. A seguito di questa richiesta si è avviata una corrispondenza con la Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici per il Comune di Roma per l'espressione del parere di competenza. Tra i molteplici elaborati, sono presenti uno studio di fattibilità e tutta una serie di tavole relative al progetto urbanistico corredato da studio idrogeologico, studio vegetazionale, ambientale, ecc.. Si tratta in buona sostanza di un progetto urbanistico per le aree ubicate nel quartiere Eur nei pressi del complesso delle Tre Fontane. Al momento non si è avuta la realizzazione di una istruttoria ufficiale da parte del Comune di Roma. Si deduce, comunque, che il progetto avrebbe bisogno di deroghe ministeriali per superare i vincoli relativi al rumore e per porre le tribune sui parchi vincolati, oltre alla realizzazione di attrezzature a servizio degli ospiti, della sicurezza, dell'accessibilità sui parchi".

Secondo il dossier, "a differenza di quanto più volte annunciato e spergiurato, il Comune di Roma, senza avere ritorni economici che presumibilmente andranno nelle tasche degli organizzatori (PER ALMENO CINQUE ANNI!), dovrà mettere mano ai soldi pubblici per agevolare la realizzazione del circuito (non è pensabile che gli interventi andranno a costare meno di 100 milioni di euro) e concedere volumetrie al privato (la trattativa in corso varia da 25 a 100 mila metri cubi: a dicembre 2009 erano 100mila, ad agosto sono 50mila, gli altri cinquantamila per rendere sostenibile il business plan dove andranno a finire?)

F1, UN PRETESTO PER STRAVOLGERE LE REGOLE URBANISTICHE - Il dossier continua: "La Formula 1 è infatti un ottimo pretesto per stravolgere le regole urbanistiche, e in particolare per cambiare destinazione all'area che ospitava il luna park, di proprietà della società Eur Spa; una delle aree più vaste non ancora edificate nel centro abitato e che fa gola ai tanti palazzinari abituati ad arricchirsi con le varianti che modificano, da un minuto all'altro, l'uso del territorio urbano".

I DANNI A MONZA
- Il Gran Premio di Roma costerà a Monza e Milano complessivamente circa 2000 posti di lavoro. Del resto, con il Gran Premio d'Italia "condiviso", il GP di Monza, da sempre considerato a livello internazionale il Gran premio d'Italia per antonomasia, perderebbe, solo in termini di immagine e di brand, circa 350 milioni di Euro, ai quali vanno aggiunti circa 10 milioni "mancati" per l'indotto prettamente turistico. E'quanto emerge da una stima dell'Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese, Regione Lombardia, Istat, Censis, Isnart, Autodromo di Monza, Provincia di Milano. Questi dati sono della Camera di Commercio di Monza e Brianza.

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