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Coronavirus, il buono spesa della Regione Lazio indigna Della Casa: "I fondi vadano a Roma Capitale"

La minisindaca del Tiburtino pronta a scrivere una nota al governatore del Lazio per chiedere di rivedere le modalità di erogazione e distribuzione e i contenuti

È ancora una bozza la delibera della Regione Lazio che definisce somma, modalità e parametri di erogazione del “buono spesa” per le famiglie in difficoltà presenti sul territorio. La minisindaca del Tiburtino, Roberta Della Casa, però condanna quanto espresso nel documento e scrive al governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, perché riveda il contenuto e distribuisca in maniera diversa le risorse. 

Presidente, quali sono secondo lei le criticità della bozza di delibera della Regione Lazio?
Il contributo deve essere erogato nella sua interezza a Roma Capitale che a sua volta deve far fronte a tutte le esigenze del momento e non direttamente ai municipi. 

Perché?
I territori sono molto diversi tra loro e il disagio sociale alto in alcuni quartieri che in altri. La suddivisione operata dal presidente Zingaretti si basa sul numero degli abitanti per ogni singolo municipio ma così il divario tra il centro e la periferia, soprattutto la periferia est notoriamente più disagiata, aumenta. Erogando il contributo a Roma la divisione andrebbe fatta sulle reali esigenze. Tutto questa crea confusione e disomogeneità. Al IV Municipio spetterebbero 430mila euro per una popolazione di 180mila abitanti, ma il nostro municipio, purtroppo, vanta un triste primato su Roma e cioè il territorio con più disagi. In questo modo sembra che si voglia avvantaggiare qualcuno a discapito di altri. 

Oltre le modalità burocratiche, anche i contenuti nello specifico andrebbero rivisti?
Il documento indica un contributo di 5 euro al giorno per i soggetti adulti e 7 euro se i destinatari sono minori ma prevede 100 euro a settimana per nucleo familiare. Se ipotizziamo una famiglia con un solo figlio, resterebbe digiuno per due giorni a settimana.  

Solo questo?
No, la bozza di delibera indica che possono inoltrare domanda i cittadini iscritti ai servizi sociali o che altri debbano essere presi in carico dagli stessi, ex novo. Questa modalità porta ad un aggravio di lavoro e a un prolungamento delle pratiche burocratiche che in questo frangente non aiuta, sono necessarie pratiche più veloci. Inoltre chiede che i soggetti del terzo settore possano segnalare casi di disagio. 

Quali sono gli accorgimenti da apportare, quindi? 
Destinare l’intera somma a Roma Capitale, rivedere l’importo dei buoni spesa che consenta a una famiglia di mangiare tutti i giorni, e chiedere segnalazioni da tutti i cittadini. 

È a conoscenza di rimostranze da parte di altri presidenti di Municipio? 
Non abbiamo avuto modo di confrontarci, stiamo lavorando sulle reali esigenze delle persone già da sabato. Ho scritto al presidente Zingaretti e mi auguro che accolga la mia richiesta, questo non è il momento di giocare alla politica ma di aiutare i cittadini e spero che lui sia del mio stesso avviso. 

Come Movimento Cinque Stelle farete un appello unico? 
Dobbiamo pensare a fronteggiare l’emergenza, in questo momento non mi preoccupo di rappresentare i cinque stelle ma la popolazione del IV Municipio.  
 

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