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"Volete parlare all'assemblea del M5s? Fateci leggere l'intervento"

Assemblea blindata quella di domenica al Seraphicum. Per entrare, oltre al biglietto, bisognerà esibire l'iscrizione al meet up o al blog

Blindata, controllata e supervisionata. Sarà un ritorno alle origini quantomeno anomalo quello che vivranno gli attivisti del MoVimento Cinque Stelle convocati in assemblea domenica prossima all'Auditorium Seraphicum a Laurentina per un bagno di democrazia. Già 400 le prenotazioni, quantità che ha già coperto le spese di organizzazione. Un'assemblea che cade nei giorni in cui le chat pubblicate ieri da Affari Italiani stanno mostrando tutte le divisioni interne al MoVimento. Divisioni sempre negate ma oggi più che mai evidenti. 

Ovvio quindi che gli occhi di tutti saranno puntati sull'appuntamento di domenica. Gli organizzatori lo sanno e così hanno deciso di tutelarsi il più possibile. Il logo del MoVimento non ci sarà, la tutela sì e sarà massima. Non potrà entrare nessun che non sia iscritto ai meet up, nessun giornalista (nemico pubblico numero uno, vedi insulti in basso dell'organizzatore Claudio Sperandio) e nessuno che non abbia prenotato l'evento su eventbrite. E ancora: chi parlerà dovrà far leggere il proprio intervento agli organizzatori. Le regole sono messe nero su bianco sulla piattaforma di prenotazione. 

Il palco sarà vuoto, un solo piedistallo con un microfono per la lettura delle relazioni da parte dei "tre relatori delle piattaforme, degli attivisti prescelti dai 15 municipi, dei 12 Tavoli di Lavoro che affiancano le 12 Commissioni principali". "Gli interventi dei relatori", si legge sul sito, "dovranno essere inviati preventivamente a un indirizzo e-mail che sarà comunicato a breve. Gli interventi propositivi di cui al punto 4 (quelli a sorteggio tra chi vuole parlare) non saranno comunque letti dagli autori".

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Sul sito del meet up si legge poi della blindatura: "L'ingresso sarà consentito solo ai possessori di una stampa delal propria iscrizione ai meet uo pentastellati o al blog nazionale con documento di riconoscimento, pena la non ammissione". E a chi critica la blindatura, Claudio Sperando risponde commentando: "E' una cautela dovuta a causa dei numerosi incursori, detrattori, infliltrati che abbiamo a Roma, sempre pronti a denigrare l'operato altrui e dileggiare la proattività di alcuni. Io non intervengo perché il mio desiderio ed il mio impegno erano principalmente quelli di far ritrovare gli attivisti romani una domenica tutti insieme. E per cercare una soluzione tecnologica per tornare tutti sotto uno stesso tetto virtuale".

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