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Bar e ristoranti: dal comune arrivano nuove regole

Il Campidoglio individua nuovi criteri da rispettare dalle attività commerciali di somministrazione di alimenti e bevande. Ad ogni criterio un punteggio, la cui somma non dovrà scendere sotto una soglia, pena la chiusura dell'esercizio

Novità per bar e ristoranti. La giunta comunale ha infatti approvato ieri un nuovo regolamento che disciplina le cosiddette attività commerciali di somministrazione di alimenti e bevande.

Questo nuovo regolamento individua nuovi criteri per il rilascio delle autorizzazioni per le nuove aperture e i trasferimenti di sede. In particolare stabilisce che gli esercizi dovranno rispettare requisiti strutturali che interessano la somministrazione di alimenti e bevande e la superficie destinata ai servizi, con particolare riguardo agli spazi dedicati alla manipolazione degli alimenti.

Il regolamento stabilisce inoltre il rispetto di determinati criteri di qualità riconducibili alla professionalità del titolare dell'attività commerciale e degli addetti al servizio di somministrazione, alle caratteristiche del locale e alla qualità del servizio offerto. A ognuno di questi criteri viene attribuito un punteggio, al di sotto del quale il bar o il locale rischia la chiusura.

Tre le zone, all'interno delle quali il punteggio da rispettare varia. C'è una zona rossa centrale “ Città storica”, per la quale sono necessari almeno 170 punti. C'è la zona B - “Città consolidata”, che ne richiede almeno 155 e la C - “Città da ristrutturare”, che prevede un punteggio non inferiore a 120. Particolare attenzione è stata data al centro storico con l'individuazione di alcune aree nelle quali il rilascio di nuove licenze sarà precluso: Tridente, Trastevere e Testaccio (Municipio I), San Lorenzo (Municipio III) e Borgo (Municipio XVII).

Così l'assessore al commercio Bordoni: "L'obiettivo è di offrire un servizio che vada incontro alle esigenze della cittadinanza e tuteli le aree di maggior pregio storico e architettonico della città. E' un regolamento che rappresenta un cambio importante nella disciplina dei pubblici esercizi e favorirà una crescita qualitativa del servizio offerto. I nuovi parametri rappresentano inoltre una spinta per promuovere la formazione del personale, dando un'opportunità a chi vuole fare impresa e investire nel settore".




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