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Incendio Tiburtina, Usb: "Temiamo riproporsi vecchie problematiche su traffico treni"

L'Usb esprime la sua preoccupazione per "il riproporsi di vecchie problematiche del traffico dei treni, sulle quali insisteranno i recenti motivi di criticità, palesati dall’incendio della stazione di Roma Tiburtina"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

logo_usb_definitivo_200_original"Temiamo il riproporsi di vecchie problematiche del traffico dei treni, sulle quali insisteranno i recenti motivi di criticità, palesati dall’incendio della stazione di Roma Tiburtina. Un evento che troppo in fretta si è tentato di giustificare attraverso la criminalizzazione dei movimenti 'NO-TAV', decisamente smentita dai fatti. Un'accusa frettolosa che lascia pensare ad interessi diversi visti i grandi appalti che gravitano intorno a questa enorme opera di ristrutturazione". Lo afferma in una nota l'Unione sindacale di base.

"Ora l’intero assetto dello scorrimento su rotaia rischia di collassare su se stesso qualora non saranno garantiti sia l’intero volume dei trasporti, così come recepito dal contratto di servizio con la regione Lazio, sia le basilari coincidenze tra le differenti linee e opportunità di viaggio con altri vettori storici locali. Il rischio reale è che la mobilità nella capitale diventi ulteriormente farraginosa, incentivando l’utilizzo dei mezzi privati che saturerebbe definitivamente la viabilità cittadina con un sensibile aggravio delle spese per ogni economia famigliare. USB Lavoro Privato - prosegue la nota - vuole richiamare l’attenzione della dirigenza della società che gestisce la rete a queste problematiche, che rivestono il carattere d’urgenza, ci corre l’obbligo di ricordare agli stessi che rompere il vincolo di coerenza dell’insieme dei trasporti urbani, potrebbe essere foriero di manifestazioni dirette di insofferenza verso il personale di front-line, come già avvenuto, eccessivamente esposto ad ingiustificati e non condivisibili atti di intolleranza, favoriti da un malcontento crescente da parte di chi ha la necessità primaria di utilizzare il treno punto di riferimento imprescindibile".

"L’importanza cardanica del servizio ferroviario per la 'mobilità' urbana e regionale - conclude la nota -, è un elemento determinante per ricostruire uno spirito pubblico di esigenza di spostamento dove viaggiatori e ferrovieri stiano dalla stessa parte, quella del cittadino utente che paga i servizi, ragion per cui, visti i rilevanti danni accertati a Roma Tiburtina, nutriamo una sensata apprensione su quanto si sta prospettando per settembre, e la dialettica degli eventi maturandi è sin troppo chiara. L’esasperazione e la pulsione istintiva anche da parte di chi, generalmente, è mosso da una cultura civile, sono capaci di rimuovere, a nostro avviso, anche le più radicate educazioni alla convivenza e da lì in poi nessuno riuscirà a tenere a freno il disagio collettivo".

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