Taxi: quinto giorno di proteste. Servizio a singhiozzo in città
Si sono dati appuntamento ancora al Circo Massimo per attendere la decisione del Governo. L'aeroporto e la città rimangono per il quinto giorno senza taxi
Non cambia l'appuntamento, né la location: i tassisti in protesta si radunano anche oggi al Circo Massimo per il quinto giorno consecutivo per attendere le decisioni del governo.
Il servizio risulta anche oggi fortemente rallentato e i posteggi sono praticamente vuoti in segno di protesta anche nei confronti dei sindacati con i quali ieri c'è stato un duro scontro, dopo la quasi-intesa raggiunta tra a Palazzo Chigi. I tassisti si sono detti "pronti alla guerra" nel caso in cui il governo vari oggi l'extraterritorialità del servizio e la pluralità delle licenze.
AEROPORTI – Quinto giorno di protesta, quinto giorno senza servizi taxi a Fiumicino. Difficile per i viaggiatori in arrivo riuscire a prendere un taxi per raggiungere la Capitale. Anche oggi, infatti, gli stalli di prelevamento dei clienti, nella zona arrivi dei terminal 1 e 3 appaiono con poche auto bianche in servizio. Pochi comunque i passeggeri in fila in attesa di poter salire su un taxi, in particolare al Terminal 1. In tanti per raggiungere la Capitale, appena appresa la notizia dell'agitazione della categoria, stanno optando per mezzi alternativi, come bus e treno.
CONTRO I SINDACATI - “Non abbiamo capito nulla da ieri, i sindacati ci hanno abbandonato e per questo la nostra protesta va avanti. Non sappiamo in che modo e dove visto che ora le forze dell'ordine ci hanno detto che non abbiamo i permessi per stare qui". Sono i tassisti ancora riuniti a Circo Massimo al loro quinto giorno di protesta, una trentina no di più, ma decisi "a non mollare". "Senza autorizzazioni - ha aggiunto un suo collega - ci denunciano tutti se continuiamo a restare al Circo Massimo. Ora vedremo cosa fare".
