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Incidenti stradali Valmontone

Perde controllo della moto e finisce in una scarpata, morto un 28enne

Pasquale Pascarella, è morto sul colpo. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri non sarebbe rimasto coinvolto un altro mezzo

Ha perso il controllo della sua moto, una Honda Kawasaki 1000, finendo in una scarpata. Un impatto fatale per Pasquale Pascarella, un ragazzo di 28 anni, morto sul colpo. L'ennesima vittima sulle strade di Roma e provincia.

Questa volta, l'incidente mortale si verificato vicino alla stazione ferroviaria di Valmontone. Il ragazzo, proprio di Valmontone, era appassionato di motociclismo e considerato un esperto motociclista da chi lo conosceva. Ieri sera, intorno alle 21:30, secondo quanto ricostruito dai carabinieri era in sella alla sua moto e percorreva via XV Aprile, la strada di Valmontone che passa davanti alla stazione e si immette su via Casilina.

Per motivi al vaglio degli investigatori, Pasquale Pascarella avrebbe quindi perso il controllo della sua moto finendo fuori strada. Saranno le indagini a determinare le cause dell'incidente. Sul posto il sanitari del 118, che hanno provato a rianimare il giovane ma senza successo, e i carabinieri appunto. Al momento non sembrerebbero coinvolti altri veicoli. La salma del ragazzo è stata portata al policlinico di Tor Vergata, a disposizione dall'autorità giudiziaria. 

Appreso della tragedia, gli amici hanno invaso i social con messaggi di cordoglio per Pasquale Pascarella. "Ci sono notizie che non vorresti mai accettare, che quando le ascolti pensi solo "ma quando mai è solo uno stupido scherzo" ma poi ti rendi conto che è la realtà. - scrive Salvo su Facebook - Che brutta cosa è il destino, si il destino crudele che ti ha strappato via, tu che eri un ragazzo sempre allegro e pazzerello. Siamo cresciuti distanti per colpa della distanza ma ogni volta che eri qua a Messina eravamo sempre insieme. Quanti spassi ci facevamo insieme, da ragazzini che giravamo con la mia vespa e mi raccontavi sempre dei tuoi motorini che avevi truccati perché ti piaceva la velocità. Fino all'anno scorso quando sei sceso qua è ci siamo divertiti  alle piscine e in tanti altri posti. Non sono bravo con le parole amico mio ma mentre ti dedico queste 4 parole mi tremano le mani e si sono riempiti i miei occhi di lacrime perché non doveva andare così, io ti aspettavo per andare a bere qualcosa e a darci qualche consiglio come tu sapevi darmi. Mi mancherai tanto amico mio sappi che nel mio cuore avrai sempre un posto perché è lì che ti porto, nel mio cuore. Fai buon viaggio amico mio e fai divertire pure gli angeli in paradiso, ancora non ci credo". 

Toccante anche il messaggio di Roberta: "Non riesco a dormire, non ce la faccio. Non potrò mai dimenticare tutto quello che ho visto stasera. Sono passata con la macchina per quella strada e c'era la tua moto per terra. Sono scesa, ho corso ed eri li davanti a me già morto. Non riesco neanche a spegnere la luce per provare a dormire, non riesco a stare al buio perché ho la tua immagine impressa nella mia mente. Eri un grande orso dal cuore d'oro".

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