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Martedì, 19 Marzo 2024
Attualità San Paolo / Via Tessalonica

A Roma arriva il secondo murale mangia smog: è contro l'omofobia

Disegnato dalla street artist olandese JDL, è realizzato con vernice mangia smog ed è dedicato a La Karl Du Pigné, icona del movimento LGBT+

Una colossale opera d’arte. Un uomo ed una donna, il primo in posizione frontale, l’altra di spalle. Sono avvolti da un drappo bianco, indossano gli stessi monili e, come fossero parte di un unico corpo, guardano fissi nella medesima direzione.

Il murale contro l'omofobia

In via Tessalonica, sulla parete dell’Istituto tecnico industriale Armellini, è stato disegnato un enorme murale. Lo ha realizzato l’artista olandese JDL con vernici in grado di assorbire le polveri sottili. L’opera di street art è dedicata a La Karl Du Pigné: personaggio icona del movimento lgbt+. Un simbolo delle lotte per vedersi riconoscere il diritto all’affettività ed alla serenità.  Non a caso il murale arriva a 99 anni di distanza dal primo congresso per la riforma sessuale, svoltosi nel 1921, un momento importante che portò alla fondazione della Lega mondiale per la riforma sessuale. 

Un'opera d'arte green

L’opera, dipinta su una parete di 250 metri quadrati, è frutto di una sinergia attivata dal progetto Yourban2030, la no profit guidata da Veronica De Angelis che, nel 2018, ha regalato al quartiere Ostiense un altro monumento legato alla Street art: l’Hunting Pollution dello street art Iena Cruz. Anche il murale di San Paolo è realizzato con vernice mangia smog. E permette di neutralizzare l’inquinamento che ogni giorno producono l’equivalente di 53 auto benzina euro 6 e 40 auto diesel euro 6.

L'inaugurazione ed il messaggio

La cerimonia che porterà al disvelamento del murale è prevista, nel rispetto delle norme covid, per il 19 novembre. A partire da quel momento la Capitale ed il quartiere di San Paolo potranno contare su una nuova opere d’arte in grado di veicolare un contenuto rivolto a tutti coloro che si fermeranno ad ammirarla. Nel caso specifico il messaggio è legato “alla necessità, di ogni persona - fanno sapere da Urban2030 - di sentirsi libera di essere ciò che è, ciò che vorrebbe essere, ciò che sarà”.

Il progetto, fortemente voluto e sostenuto dall'Ambasciata Olandese in Italia, è curato da Yourban 2030, ha il patrocinio del Municipio VIII e può fregiarsi della collaborazione del vicino Circolo Mario Mieli.

Il murale green contro l'omofobia di via Tessalonica

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