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Massimiliano, l'eterno bambino rimasto solo è stato "adottato" dai vicini: "Che fine farà?"

La storia del 57enne, affetto da un deficit, viene raccontata dal cantautore Simone Cristicchi e ripresa da Giulio Golia delle Iene. I genitori sono stati ricoverati in una Rsa e lui non è in grado di badare a se stesso

Non è in grado di fare la spesa, tenere in mano una forchetta, lavarsi, tenere pulita e in ordine la casa in cui vive. Massimiliano, 57 anni, è affetto da un deficit che lo rende al pari di un bambino. Sguardo docile, frasi semplici, domande spiazzanti che solo un ragazzino potrebbe fare, da fine settembre è rimasto solo nella sua abitazione dello Statuario, storico e popolare quartiere di Roma. I servizi sociali del VII municipio hanno ritenuto opportuno ricoverare gli anziani genitori in una struttura sanitaria e da quasi due mesi l'uomo è rimasto solo. Ad accudirlo c'è la comunità di zona, i suoi vicini, i negozianti. La storia è stata raccontata dal cantautore Simone Cristicchi a Giulio Golia de "Le Iene" e ora è di dominio pubblico. 

Massimiliano l'eterno bambino rimasto solo a casa

Massimiliano durante il giorno va "a spasso" per Statuario, quartiere inserito nel quadrante di Capannelle, a Roma sud-est. Saluta tutti, tutti lo salutano: "Qui è un'istituzione", racconta chi viene interpellato da "Le Iene", programma che con l'inviato Giulio Golia è andato a scoprire la storia del 57enne. Ad attirare l'attenzione dello storico show Mediaset è stato Simone Cristicchi, cantautore cresciuto a Statuario. Nel 2007 Cristicchi vinse Sanremo con la canzone "Ti regalerò una rosa", nella quale si racconta del disagio psichico: "Conosco Massimiliano da sempre, da quando sono ragazzino - spiega l'artista - e sono sempre stato attirato dalla innocua follia delle persone". L'uomo, però, da fine settembre è rimasto senza i genitori: troppo anziani e malati, i servizi sociali hanno deciso di ricoverarli in una residenza sociale per anziani, dopo che già il tribunale aveva assegnato loro un amministratore di sostegno. E così, chi pensa all'eterno bambino Massimiliano?

Il servizio de "Le Iene" e l'aiuto dei vicini 

I vicini. I negozianti. Chi lo conosce da sempre. Golia parla con due di loro, una coppia che ogni giorno gli porta il pranzo e la cena, gli fa fare merenda, addirittura lo lavano e lo vestono. Ultimamente, come mostra Golia in tv, lo addestrano a rimettere gli alimenti in frigo, sgomberare la tavola dopo i pasti, tenere pulita la cucina. Spesso Massimiliano, grande appassionato di cavalli, se ne va al maneggio di Ciampacavallo, nel parco dell'Appia Antica, dove gli operatori lo fanno passeggiare e interagire con gli animali: "Ma gli diamo anche il pranzo, gli facciamo la barba, lo laviamo e lo rivestiamo", spiega al telefono con Golia la presidente, Cristiana Paone. Ciampacavallo, infatti, non è solo un maneggio, ma si occupa da anni di persone affette da gravissime forme di disabilità fisica e psichica, grazie alle sovvenzioni regionali erogate tramite l'Asl. 

Il municipio: "Conosciamo lui e la sua famiglia"

Massimiliano, però, non può continuare a essere lasciato a se stesso come da fine settembre a oggi. E non potranno essere sempre e solo i vicini a preoccuparsi che si nutra e si vesta. RomaToday ha contattato l'assessora alle politiche sociali del VII municipio, Adriana Rosasco, per capire cosa stia facendo l'amministrazione: "Prima di tutto tengo a premettere che i servizi sociali avevano già in carico i genitori - spiega - e sia Massimiliano sia loro erano e sono noti al municipio da tempo. Subito dopo la collocazione della mamma e del papà in una Rsa, scelta che si è resa necessaria dopo la valutazione dei servizi, anche il figlio è stato preso in carico ed è seguito dalla Asl per la sua patologia. Inoltre, il tribunale sta considerando la possibilità di affidarlo ad un amministratore di sostegno, infatti a dicembre ci sarà un appuntamento col giudice".

L'assistenza domiciliare potrebbe non bastare

Per il futuro, però, cosa succederà? "Dunque, ciò che stiamo facendo adesso - prosegue Rosasco - è valutare tutte le possibili e migliori soluzioni per tutelarlo. Una delle possibilità è di affidarlo a una struttura, ma c'è anche quella del supporto domiciliare, tramite SAISH che riguarda portatori di disabilità fisiche e psichiche. C'è una equipe socio-sanitaria, composta dai nostri servizi sociali e da medici Asl, che sta portando avanti una approfondita e complessa valutazione. Purtroppo, su questo faccio mea culpa, i tempi non sono brevi, la macchina è lenta, ma c'è un lavoro attivo. Sarà una decisione che terrà in considerazione anche il legame di Massimiliano con il quartiere e con le attività di Ciampacavallo". In conclusione, l'assessora spiega qual è la sua soluzione preferita: "Che stia in casa ovviamente - ammette - ma il servizio SAISH non copre 24 ore, quindi bisognerà valutare che Massimiliano è in grado di stare da solo un determinato numero di ore della settimana. Siamo un municipio popolare e popoloso, con tantissime situazioni di fragilità e necessità, i nostri servizi sociali sono molto sollecitati e purtroppo abbiamo liste di attesa sia sull'assistenza agli anziani, sia su quella ai disabili". 

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