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Attualità Val Cannuta / Via Cardinal Passionei

L'albergo di Val Cannuta demolito per fare spazio a 24 nuovi appartamenti

L'abbattimento si è concluso pochi giorni fa. Nel 1992 era occupato da circa 300 profughi somali e a dicembre di quell'anno scoppiò un incendio, senza conseguenze gravi

Per decenni è stato un albergo tra i più quotati nella zona ovest della Capitale, un tre stelle di buona qualità a soli 5 km dalla Città del Vaticano e dal centro storico. Tra qualche tempo l'Hotel Giotto, in via Cardinal Passionei, diventerà un condominio di 24 appartamenti.

Per lasciare spazio a bilocali e trilocali con rifiniture moderne, è stato necessario abbattere completamente la struttura originaria, un edificio dall'insolita pianta circolare a pochi metri da via Pineta Sacchetti. Il nuovo complesso si chiamerà "Nuova domus Sacchetti" e sui siti di annunci immobiliari sono già in vendita gli appartamenti, gestiti da Progedil, con prezzi che vanno da quasi 300.000 a quasi 400.000 euro in base al taglio scelto. 

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L'hotel Giotto ad agosto 2022 prima della procedura di demolizione

L'Hotel Giotto è stato anche al centro delle cronache cittadine ormai trent'anni fa. Il 4 dicembre 1992, infatti, mentre ospitava circa 300 rifugiati somali, al suo interno divampò un incendio. Circa venti di loro salirono sul tetto per salvarsi dalle fiamme, venendo successivamente salvati. I somali, da quanto è possibile leggere sul quotidiano L'Unità del giorno successivo, erano all'interno dell'albergo abusivamente, essendo stati già sgomberati. 

Nel 2017 il collettivo artistico Pinacci Nostri organizzò un evento per ricordare quelle ore di dramma. 

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La cronaca dell'incendio del 4 dicembre 1992 sulle pagine de L'Unità (dall'archivio del quotidiano)

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