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Coronavirus, Rsa Rocca di Papa risponde all'Unità di Crisi: "Sostituito il direttore sanitario. Regione già lo conosceva"

Parla il Presidente del Gruppo San Raffaele Carlo Trivelli risponde in merito alle accuse riportate nel comunicato stampa della Regione Lazio

Il Presidente del Gruppo San Raffaele Carlo Trivelli risponde all'assessore Alessio D'Amato, responsabile dell'Unità di Crisi che nella giornata di oggi aveva sottolineato come il Direttore sanitario della Clinica Rocca di Papa non avesse "i requisiti necessari".

"E' cosa della quale la Regione si sarebbe oggi avveduta dopo oltre 45 giorni dalla nostra comunicazione", scrive il dottor Trivelli in una nota comunicando anche di avere tempestivamente già provveduto alla sostituzione del Direttore sanitario della Clinica.

"Risulta comunque molto singolare allo scrivente come il professionista di cui sopra sia stato per anni già Direttore Sanitario della Casa di Cura Villa Luana così come di Villa Fulvia. Non risulta inoltre a questo Gruppo alcuna contestazione della Asl Rm6 competente come apoditticamente affermato nel comunicato regionale. - sottolinea Trivelli - Tutt'altro oggi la Regione ha chiesto al San Raffaele. Ci è stata rappresentata la necessità ed abbiamo ricevuto il conseguente invito a trasformare la Struttura in Centro Covid 19, comunicandoci che nulla è stato rilevato in ordine sia alla regolarità della struttura, sotto il profilo dei requisiti tecnico organizzativi, sia per l’accertato rispetto delle procedure in materia di prevenzione Covid 19".

"Siamo determinati a collaborare con tutte le Istituzioni nel più alto e superiore interesse dei pazienti e dei lavoratori e sempre al fine di migliorare la qualità del lavoro svolto, con dedizione e sacrificio, da oltre 220 operatori (medici, infermieri, osa, psicologi, assistenti sociali, fisioterapisti, dietisti, biologi, tecnici,ecc)", si legge ancora.

"Ci auguriamo che i numerosi casi di infezione verificatesi nelle altre strutture dello stesso territorio abbiano avuto la stessa attenzione. - continua la nota - Speriamo, infine, per il rispetto che da sempre abbiamo avuto per le Istituzioni ed a difesa del nostro lavoro in favore del Servizio Sanitario Regionale che tutto ciò non sia l’ennesimo dispetto che si mette in atto nei confronti di questo Gruppo o tantomeno una sottesa gentil ritorsione, perché ieri abbiamo avuto l’onestà di dimostrare, carte alla mano,  che non ci è stato consentito di effettuare i tamponi a nostre spese a tutto il nostro personale e pazienti, cosa che sarebbe di certo stata determinante rispetto al numero dei contagi".

"Ciò è stato ancora una volta ribadito oggi dall’OMS che ha riaffermato come siano 'prioritari i test a tappetto in Rsa per frenare diffusione del Covid 19 e il trasferimento, laddove possibile,degli anziani che risultano positivi al coronavirus. Devono essere ricoverati in ospedale'. In tal senso anche oggi abbiamo rinnovato tale richiesta alle autorità competenti. Quanto sopra nell’esclusivo interesse della verità", conclude la lettere del Presidente del Gruppo San Raffaele Carlo Trivelli.

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