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Monteverde, dopo 66 anni sarà rimossa la storica edicola di piazza Scotti

Alfredo Tocci e la sua famiglia erano diventati un'istituzione di piazza Scotti: morto lui l'attività è passata alla figlia, che a metà maggio ha dovuto gettare la spugna

A poco più di due mesi dall'annuncio della chiusura, in piazza Scotti, a Monteverde, ci si prepara a dire addio a quella che sino a oggi è stata un'istituzione: l'edicola di Alfredo Tocci, il chiosco verde che per decenni ha stazionato a un lato della piazza vendendo giornali e riviste e svolgendo anche un ruolo di "memoria storica" del quartiere.

L'edicola verrà rimossa materialmente mercoledì, come ha confermato Claudia Tocci, figlia di Alfredo, morto lo scorso gennaio a 77 anni, dopo oltre 60 di attività. Nel 2021 la sua storia era balzata agli onori delle cronache per la vertenza che riguardava proprio la sua edicola: la licenza gli era stata ritirata dopo trent’anni di braccio di ferro con le varie amministrazioni comunali e municipali, perché il punto in cui sorge il chiosco violava il regolamento comunale. Si era parlato di spostarlo in altre zone della piazza, ma il progetto di riqualificazione che si è concluso nel 2022 non prevedeva il riposizionamento dell’edicola e una soluzione condivisa non era mai stata trovata.

Perché sono scomparse le edicole a Roma 

A maggio era arrivato l'annuncio della chiusura, e nei giorni scorsi è stato confermato l'ultimo atto per la storica edicola: "Cari clienti, cari amici, volevo comunicarvi che mercoledì la nostra e vostra amata edicola verrà rimossa - ha detto Claudia Tocci - grazie a tutti voi per aver accompagnato in tutti questi anni, dal lontano 1957 i miei nonni, la mia amata zia, il mio super papà e, anche se per poco tempo, me. Grazie da parte di tutta la mia famiglia, per la vicinanza, per la solidarietà, per l'affetto, per il sostegno, per l'amore che ci avete dato. E soprattutto grazie cara edicola per questo viaggio che hai fatto insieme a noi, sei sempre stata un pezzo di cuore e di vita, un punto di riferimento e, continuerai ad esserlo".

La battaglia per salvare l'edicola di piazza Scotti

Claudia Tocci aveva raccolto il testimone dal padre alla sua morte nel tentativo di portare avanti l'attività, supportata da clienti e amici che si erano mobilitati portando avanti una campagna social a colpi di hashtag e selfie corredati dal commento “l’edicola non si tocca’, condivisi sulla pagina Facebook creata appositamente - 'Salviamo l’edicola di piazza Scotti' - e sui gruppi di quartiere. La questione era rimasta in sospeso sino a maggio, quando a Laura Tocci è arrivata la conferma che l’edicola deve chiudere.

“Ho provato a mandarla avanti da sola ma me lo hanno impedito - aveva scritto sui social per comunicare la notizia a clienti vecchi e nuovi - quindi cari amici, cari clienti da domani ci troverete chiusi”. Nei giorni successivi è quindi iniziato il difficile processo di svuotamento della storica edicola, su cui campeggia un messaggio laconico: “Ci hanno fatto chiudere: grazie a tutti”, firmato Claudia, Alfredo e Laura. Tantissimi i messaggi di vicinanza da parte di chi è cresciuto “comprando figurine e giornalini” da Alfredo, e chi ha “portato i miei figli a fare la stessa cosa”, sottolineando come “piazza Scotti non sarà più la stessa”.

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