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Centrale Enel, l'Udc a Tidei: "Il Comune riapra le vertenze"

"La riapertura delle vertenze con l'Enel e l'apertura di una vertenza, la prima, con Tirreno Power, crediamo sia la giusta via per iniziare a discutere seriamente sulle future e possibili forme alternative di sviluppo e occupazione che sappiano incentivare la creazione di nuovi posti di lavoro"

Tidei «eviti di propinare alla collettività un "uovo di Colombo" che in realtà non risolverà nulla e riapra le vertenze con Enel».

Sotto i riflettori ancora una volta c'è la centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord che il sindaco Pietro Tidei ha "minacciato" di far chiudere entro Agosto a causa di quella «polvere gialla» che rende Civitavecchia simile alla Pianura Padana. Peccato però non si tratti di nebbia.

E questa volta ad esprimere le proprie considerazioni a tal proposito è il movimento politico locale Udc che considera buona l'intenzione del sindaco Tidei di voler chiudere la centrale di Tvn, almeno per l'eco ottenuta. Sbagliato l'approccio usato dal primo cittadino. E spiegano anche perché. Perché il «rischio reale è che l'opinione pubblica fraintenda il messaggio lanciato dal primo cittadino sulla possibile chiusura dell'impianto, scambiando l'intenzione con la minaccia. Annunciare possibili chiusure non serve a nulla e a nessuno. O lo si fa o non lo si fa. Minacciarlo e basta, in realtà - spiega l'Udc - non fa altro che alimentare confusione e divisione tra le diverse parti che compongono il tessuto sociale e occupazionale, pericolo che dovrebbe essere evitato soprattutto in periodi di grave crisi economica come quello che stiamo vivendo attualmente. Sulla reale coscienza ambientale di Tidei non nutriamo dubbi, in quanto ampiamente dimostrataci nel passato - prosegue l'Udc - tuttavia riteniamo che ci siano altri modi per farla valere, poiché un'eventuale chiusura della centrale non cancellerebbe, e mai lo farà, ciò che l'Enel ha prodotto negativamente sul nostro territorio in termini sia ambientali che di salute pubblica. Quindi - tira le somme - è evidente che la soluzione deve essere un'altra".

Per il movimento politico locale, il sindaco Tidei dovrebbe guardare oltre. Impegnare le proprie energie in altro modo, sicuramente molto più produttive. «Lui e la sua amministrazione - suggeriscono dall'Udc - riaprano le vertenze con l'Enel, cosa che nessuno ha mai fatto negli anni passati, fissando definitivamente il termine ultimo per la permanenza delle centrali sul nostro territorio. Dia una scadenza precisa oltre la quale gli impianti, tutti, dovranno essere smantellati. Dia, o almeno ci provi, un segnale che svincoli la città, l'amministrazione comunale e le imprese dal ricatto occupazionale. Eviti dunque di propinare alla collettività un "uono di Colombo" che in realtà non risolverà nulla, trascinando la discussione in un vicolo cieco. La riapertura delle vertenze con l'Enel e l'apertura di una vertenza, la prima, con Tirreno Power, crediamo sia la giusta via per iniziare a discutere seriamente sulle future e possibili forme alternative di sviluppo e occupazione che sappiano incentivare la creazione di nuovi posti di lavoro, possibilmente non ancorati a un solo modello produttivo legato a quella servitù energetica che insiste da anni, e per tanti altri ancora lo farà, sul nostro territorio. Di questo c'è bisogno - conclude l'Udc - di questo si discuta, possibilmente senza propaganda».

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