La Regione Lazio chiude lo sportello agricoltura di Frascati
La chiusura era stata annunciata da tempo e solo ora è definitiva: Frascati non avrà più il suo sportello agricoltura regionale. Già nei mesi scorsi i sindaci dei Castelli Romani si erano opposti alla chiusura
Non sono bastate le lettere inviate alla presidente Polverini da parte dei sindaci dei Castelli Romani per scongiurare la chiusura dello sportello agricultura di Frascati da parte della Regione Lazio, nonostante il territorio abbia un'importante filiera agroalimentare attiva in molti settori, soprattutto quello enologico.
L'economia dei Castelli Romani e in particolare di Frascati ha puntato molto sul rilancio dei prodotti agricoli e in modo particolare del vino che ha ottenuto proprio quest'anno il marchio DOCG e lo sportello agricoltura era un punto di riferimento anche per conoscere le normative comunitarie e richiedere proprio di far parte della filiera che rilascia il marchio di qualità.
"Una chiusura non concordata con i Sindaci del territorio, che hanno chiesto inutilmente un incontro in merito. Una chiusura non condivisibile per l’importanza che lo Sportello Agricolo di Zona riveste per l’intera filiera agroalimentare. Una chiusura che conferma una gestione politica lontana dai cittadini e dai loro reali bisogni", ha detto il sindaco di Frascati Stefano di Tommaso alla notizia della soppressione del servizio per gli operatori agricoli.
"Si tratta di una scelta non condivisibile, senza verificare la reale portata del danno che si procura a tanti agricoltori e viticoltori in un momento peraltro così difficile per l’economia - ha proseguito Di Tommaso -, costringendoli a recarsi a Roma con tutti i problemi che questo ovviamente comporta. Non sono state tenute nella giusta considerazione le ragioni della richiesta da parte di tanti primi cittadini di comuni di centrodestra e di centrosinistra e di tanti e qualificati operatori del settore".
