Ancora una sconfitta per la HITRAC Tevere EUR contro una modesta Roma che trova però nell’argentino Fernando Gonzales il suo match winner. Nella prima parte dell’incontro gioco praticamente bloccato con i due allenatori che impongono asfissianti marcature. Al 20’ vantaggio per la HITRAC Tevere EUR grazia ad uno svarione di Patricio Mongiano che spiana la via del gol a Luca Da Gai nonostante un estremo tentativo di Fabrizio Federici. La Roma reagisce e al 28’, su palla persa a centrocampo dai ragazzi di Gianluca Cirilli, Fernando Gonzales di rovescio supera sul secondo palo Timido Pompili apparso non ottimamente piazzato. Con il punteggio di 1 a 1 si chiude il primo tempo. La ripresa scivola via con la stessa fisionomia del primo tempo e questo fino al 21’ quando sul primo corto la Roma passa in vantaggio grazie ad un autogol di Tommaso Martinelli che devia in rete una pallina senza pretese. Veemente la reazione della HITRAC Tevere EUR che trova dopo appena 2 minuti un fortunoso pareggio grazie ad un autogol dei difensori della Roma. Non c’è tempo di gioire per i teverini perché la Roma ripassa in vantaggio. Su un drive da destra verso il centro Sergi Asin lascia sfilare la pallina senza accorgersi che dietro di lui c’è Fernando Gongales che legge bene l’azione e in tuffo realizza il 3 a 2. Su questa azione ci sono le proteste dei giocatori della HITRAC Tevere EUR perché a loro avviso la pallina rimessa in gioco non ha fatto i 5 metri prima di essere indirizzata al centro dell’area. Le immagini sembrano confermare quanto sostenuto. Negli ultimi 8 minuti i ragazzi di Gianluca Cirilli assediano la Roma che gioca solo spazzando via la pallina. Il corto di Tommaso Martinelli però viene prima respinto da Fabrizio Federici per poi essere spedito sopra la porta nella ribattuta. L’ultima pallina la gioca Andrea Corsi ma Fabrizio Federici ben appostato sul primo palo nega un pareggio che riteniamo sarebbe stato il risultato più giusto. C’è voluta tutta l’esperienza di Fernando Gonzales per superare questa HITRAC Tevere EUR che ha nella fase realizzativa e in alcune distrazioni difensive il suo tendine di Achille. Riavvolgendo il filmato dell’ incontro doverosamente segnaliamo il saluto tributato da tutti i presenti al Tre Fontane alla memoria di Guido Braca. Chi scrive non lo ha conosciuto ma sentendone parlare credo che l’hockey italiano abbia perso un grande dirigente, un galantuomo.