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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Rifiuti Lazio: appello al Commissario Straordinario Sottile

Lancellotti: "Appello al Commissario Straordinario per il superamento dell'emergenza rifiuti a Roma

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

L'ideatore e primo firmatario della Petizione al Parlamento Europeo contro un progetto di discarica a Pian dell'Olmo, a nome e per conto dei 400.000 abitanti dell'area limitrofa a Riano, lancia un appello al commissario straordinario per il superamento dell'emergenza rifiuti a Roma.

Commissario, l'Europa la guarda e su nostra richiesta sta valutando la possibilità di trasformare la petizione in audizione, oltre che l'eventualità di aprire una nuova procedura di infrazione.

Pertanto, le scriviamo per chiederle anzitutto di essere rispettoso delle direttive europee: nell'intervista da lei rilasciata all'agenzia Dire il 23 luglio u.s. lei ha definito "giusta" l'opzione discarica ed ha specificato che le proteste dei cittadini non devono fermare queste scelte giuste, perché è in gioco la pubblica utilità.

A tale riguardo, le rammentiamo che le normativa europee prevedono da un lato il ricorso alla discarica solo come elemento residuale e ciò solo fino al 2020, quando le discariche dovranno sparire, e dall'altro la necessità di coinvolgere la popolazione e gli amministratori locali prima di effettuare delle scelte, cosa che non è avvenuta né per Quadro Alto né per Pian dell'Olmo.

Per quanto concerne la scelta di Pian dell'Olmo, che lei ha definito per lettera (indirizzata al Presidente della Commissione Petizioni) "al momento superata" e che un funzionario preposto al suo ufficio ha indicato sempre per lettera (indirizzata al Sindaco di Riano) come "superata", le ricordo che essa concerne un sito di proprietà della COLARI, che precedentemente all'acquisto dell'area propose di fare lì una discarica senza successo, a causa dei vincoli archeologici, storici e paesaggistici, nonché per fattori di inidoneità ambientale. Inoltre, analisi preliminari individuarono problematiciità inerenti alla vicinanza alle abitazioni, alla presenza di elementi architettonici di pregio, alla presenza di falde acquifere e siti archeologici. Una successiva analisi condotta dai tecnici del suo predecessore, dott. Pecoraro, evidenziarono che l'eventuale preparazione dell'area richiederebbe enormi sforzi economici e temporali sia per attività di messa in sicurezza ed impermeabilizzazione, sia per l'approntamento di una strada poco pendente, sia per il rafforzamento della rete viaria circostante: fattori, questi, assolutamente incompatibili con l'idea di urgenza insita nella scelta di trovare un sito alternativo a Malagrotta.

Per tutti queste ragioni, la invito cordialmente a revocare tutti gli atti formali ancora pendenti su Quadro Alto e su Pian dell'Olmo, perché come lei comprenderà non ci possiamo certo accontentare di una semplice lettera, peraltro neanche materialmente firmata da lei.

Lo comunica Maurizio Lancellotti, autore della petizione 0771-12 alla Commissione Petizioni presso il Parlamento Europeo.

 

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