Off/Off Theatre, un nuovo teatro a Roma

Primo week end e primi applausi per l'Off/Off Theatre, il nuovo spazio aperto a Roma in via Giulia. Un teatro ideato e diretto da Silvano Spada che è il deus ex machina della struttura. “Mi è piaciuto immaginare uno spazio teatrale di oggi e da grande capitale: uno spazio inedito a Roma che sia luogo d’incontro di mondi culturali diversi per il pubblico più vivace e dinamico e più aderente al tempo”. 

Trenta spettacoli di Prosa con sottotitolo dichiarato: l’altro teatro… e Musica, Cinema, Incontri, Cabaret.

Spettacolo inaugurale, Dentro la tempesta, scritto e diretto da Salvatore Striano, prima latitante, arrestato e detenuto a Madrid, poi a Rebibbia, in carcere si è appassionato al Teatro ed oggi è uno degli attori più interessanti del panorama italiano. Ha esordito in cinema con Matteo Garrone nel film Gomorra, protagonista di film e fiction tv e Bruto in Cesare deve morire dei fratelli Taviani. Con Salvatore Striano in scena Carmine Paternoster, anche lui prime esperienze teatrali tra le mura del carcere e poi, tra gli altri film, protagonista de I cinghiali di Portici di Diego Olivares e, in teatro, Petrolio e Morte di Danton per la regia di Mario Martone. Protagonista femminile Beatrice Fazi.

Madrina dell’OFF/OFF THEATRE è Piera Degli Esposti con Piera Degli Esposti e Achille Campanile e, a seguire, L’Effetto che fa, scritto e diretto da Giovanni Franci, spettacolo sull’omicidio del giovane Luca Varani. E ancora, Ricci/Forte con Easy to remember, testo su Marina Cvetaeva; la Compagnia Generazione Disagio con Dopodiché stasera mi butto; Wild West Show regia di Frosini/Timpano, Un mondo raro spettacolo su Chavela Vargas, amante di Frida Kahlo, musa di Almodóvar e icona omosessuale; Interviste a mariti assassini; Concerto per Sandro Penna con Pino Strabioli; Riccardo Castagnari è Divina, Scimone e Sframeli ne Il Cortile, regia di Valerio Binasco; Édith Piaf con Melania Giglio e Martino Duane, regia di Daniele Salvo; Elenora Danco in Ero Purissima; una grandissima Elisabetta Pozzi in Elena di Ritsos; John Patrick Shanley, vincitore del premio Pulitzer e del Tony Award, autore di Quattro cani per un osso; Roberto Herlitzka in Bartleby lo scrivano; Roberto Cotroneo autore di Questo amore con Laura Lattuada, Massimiliano Vado, Laura Garofoli, regia di Matteo Tarasco; La Tarantina, l’ultimo femmenièllo dei Quartieri Spagnoli a Napoli; Nino! Nino! su Antonio Gramsci; Birre e Rivelazioni dei Teatri Uniti; A porte chiuse con i Teatri di Vita; Straordinarie Donne su Anna Magnani, Joyce Lussu, Alda Merini, Franca Rame e un omaggio a Sergio Tofano raccontato da Pino Strabioli e Shakespeare Lab.

Tra gli altri spettacoli Stand Up Comedians con un cast scorretto che rappresenta il meglio della nuova satira italiana; Per strada, presentato dal Teatro Franco Parenti, per la regia di Raphael Tobia Vogel; Nido di Vespe, rievocazione del rastrellamento del Quadraro; L’amore per le cose assenti, regia di Luciano Melchionna; Figli di puttini; La musica deuxième di Marguerite Duras, regia di Raffaella Morelli e Domenico Starnone, autore di Autobiografia erotica, regia di Andre De Rosa.

Per la musica, in collaborazione con il Conservatorio Santa Cecilia, ogni domenica alle ore 12:00 concerti di musica classica ad ingresso gratuito; La nuit du Bazin et du Bogolan; Voci d’Africa con Badara Seck; Alberto Castelli & Duccio B in Kings, Bob Marley incontra Mohammed Ali; e per il Cinema, ad ingresso gratuito, la rassegna La via Neo-sperimentale del Cinema Italiano a cura di Adriano Aprà; Camera on stage, cinema internazionale dedicato al Teatro; evento speciale/Franca Sozzani FRANCA – chaos and creation e l’evento Cantine Teatrali a Roma a cura di Enzo Aronica; Cinema internazionale, Inediti d’autore, a cura di Massimiliano Di Lodovico. Inoltre, Alt Academy – teatro per le scuole in lingua inglese presenta The complete works of William Shakespeare (abridged).

“È chiaro che il pubblico romano e italiano è il nostro preferito, ma vogliamo catturare anche un pubblico internazionale a Roma. Non si capisce perché quando noi italiani andiamo a Londra, Parigi, Berlino o New York ci documentiamo con i vari Time Out o Pariscope per scoprire la vita teatrale di quelle città e perché anche gli stranieri non debbano fare altrettanto”.