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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Beatificazione e canonizzazione: ecco i criteri per diventare beati e santi

Per la Chiesa cattolica, beati e santi possono intercedere presso Dio. Ma per essere beatificati e canonizzati, i defunti devono aver compiuto miracoli ufficialmente riconosciuti

Il 27 aprile 2014 Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII saranno dichiarati Santi da Papa Francesco. Prima di passare dal processo di canonizzazione, i due amati Pontefici hanno però affrontato il percorso di beatificazione.

A Karol Józef Wojtyła sono bastati sei anni per diventare beato, mentre Giovanni XXIII ne ha dovuti aspettare trentasette.

LA BEATIFICAZIONE - Con la beatificazione, il Cattolicesimo riconosce le virtù terrene di un defunto, la sua ascensione al Paradiso e quindi la capacità di intercedere presso Dio. Per diventare beati è necessario aver subito un martirio o aver compiuto un miracolo riconosciuto dalla Chiesa. Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII non furono martirizzati. Tuttavia il primo salvò dal parkinson la suora francese Marie Simon Pierre e il secondo guarì sor Caterina Capitani dalla gastrite ulcerosa. In genere devono passare almeno cinque anni dalla morte, prima che il processo di beatificazione possa iniziare. Ma questa regola non è stata rispettata per Papa Wojtyła la cui causa, per concessione di Benedetto XVI, è stata aperta ufficialmente il 28 giugno 2005. Una volta diventati beati comunque si può essere venerati, a patto che i culti siano facoltativi e limitati a luoghi o gruppi di fedeli particolari.

LA CANONIZZAZIONE - Inoltre la beatificazione apre la strada alla canonizzazione, ovvero alla dichiarazione di santità di un cristiano defunto. Il beato può diventare santo dopo un'apposita procedura che in genere dura alcuni anni. La decisione di un esito positivo o meno del processo spetta al Pontefice e si sancisce attraverso un atto pontificio. Essere santi vuol dire poter essere venerati nella Chiesa universale, superando il culto locale che è invece proprio della beatificazione. Ma per raggiungere la santità serve almeno un secondo miracolo ufficialmente accertato. Non sarà così per Giovanni XXIII che verrà comunque canonizzato da Papa Francesco, grazie all'importanza del Concilio Vaticano II e grazie al suo impegno per salvare 800mila ebrei, durante la II Guerra Mondiale. Giovanni Paolo II potrà invece contare su un miracolo del 2011, anno in cui guarì la costaricana Floribeth Mora da un grave aneurisma.

I MIRACOLI - Al di là delle eccezioni, santificazione e beatificazione devono essere supportate dal verificarsi di miracoli. E questi devono essere ufficialmente attribuiti al defunto da beatificare o santificare. Per la teologia cattolica, un miracolo è un evento eccezionale che va oltre il consueto ordine della natura. E' un fenomeno che avviene sempre per volontà di Dio ma che può manifestarsi anche per intercessione di una creatura. Spesso si tratta di guarigioni miracolose. In questo caso, l'evento viene considerato ufficialmente miracoloso solo dopo essere stato sottoposto a un'attenta analisi da parte di una consulta medica. Questa viene nominata dalla Congregazione per le cause dei santi ed è composta da specialisti credenti e non.

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