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Economia Guidonia Montecelio / Via della Tenuta del Cavaliere

Nuovi orari per il Car di Guidonia: la scelta spiegata in quattro punti

La risposta dell'Agromercato Romano alle polemiche sulla merce a rischio deterioramento. "Nessun conflitto sugli orari diurni"

Quattro punti per spiegare come la scelta di cambiare orario, da notturno a diurno, non crei nessun conflitto di interessi. Ad indicarli dettagliatamente l'ufficio stampa del Centro Agroalimentare Roma di Guidonia (il Car). Una precisazione arrivata in merito alle lamentele sollevate da alcuni organizzazioni della filiera ortofrutticola locale. Un allarme lanciato dalle associazioni di categoria Coldiretti e Apre Confesercenti, che senza mezzi termini lamentano come "alcune merceologie sono a rischio deterioramento", contestando "anche il metodo della decisione, non c'è stata la minima concertazione". 

LA RISPOSTA DEL CAR - Proprio il relazione a tali lamentele l'ufficio stampa dell'Agromercato Romano di via della Tenuta del Cavaliere spiega nel dettaglio la scelta in quattro punti: "Da molti anni - si legge nel punto 1 - il CAR adotta orari diurni con piena soddisfazione della stragrande maggioranza degli operatori interni e della loro clientela. Gli orari diurni sono tra i fattori decisivi dei successi del CAR, che altre strutture simili italiane e non hanno adottato, o stanno adottando, seguendo le scelte romane. Tra tutte spicca Barcellona, secondo mercato europeo per volumi d’affari e fatturato".

SCELTA CONDIVISA - Una spiegazione che prosegue nel secondo punto: "

La scelta della lieve anticipazione degli orari d'inizio attività del CAR in estate, che in ogni caso non verrà applicata prima di giugno, è stata condivisa e anzi sollecitata dalla grande maggioranza degli operatori commerciali interni al CAR".

NORME IGIENICO SANITARIE - 
"La questione del presunto scadimento di freschezza dei prodotti ortofrutticoli in estate - si legge nel punto 3 - trova qualche fondamento in alcuni casi di mancato o tardivo adeguamento alle norme igienico-sanitarie del settore (come l'impiego dei furgoni refrigerati), che in ogni caso sarebbe ingiusto addebitare ad altri attori della filiera, agli operatori del CAR, alla società di gestione e soprattutto al consumatore".



PARTI IN CAUSA - "Nei 5 mesi che ci dividono da giugno - conclude la nota dell'ufficio stampa del Car Guidonia - la società di gestione tornerà ad ascoltare le parti in causa per verificare (come sempre da 14 anni) ogni possibilità di conciliare gli interessi e le aspettative di tutti per un accordo il più vicino possibile al consenso unanime ed all'equilibrio dei costi di una società, come CAR Scpa, con i bilanci sani e che ha margini ampi di crescita e sviluppo nel prioritario interesse alimentare, economico ed occupazionale della collettività". 

 


 

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