Autolavaggi ovunque e senza regole, arriva il freno: "Divieti in Città Storica e aree verdi"

Da via dei Cerchi la circolare inviata ieri mattina ai municipi, con scritte nero su bianco le nuove "regole univoche e omogenee per la disciplina sugli autolavaggi". L'assessore al Commercio, Marta Leonori, vuole ristabilire ordine "su attività che si sono stratifiche nel tempo" in maniera "completamente sregolata". 

Così, comunica, "sono previste tre tipologie di impianti di autolavaggio: su aree all’aperto, in edifici esistenti e impianti ‘a secco’. Non potranno essere realizzati nella Città Storica e nelle aree verdi o agricole, sempre nel rispetto della tutela paesaggistica e delle norme urbanistiche. Per avviare l’attività è necessaria una SCIA e, nel caso di utilizzo di acqua e produzione di reflui, sarà necessario il preventivo nulla osta della ASL".

"L’obiettivo primario - prosegue Leonori - è quello di stabilire e indicare in maniera definitiva i criteri e le norme, a partire dai requisiti igienico-sanitari che sono fondamentali per la salvaguardia dell’ambiente, ma anche per la tutela dei lavoratori, degli utenti e dei cittadini. Il fenomeno che, come taluni lamentavano, stava crescendo in maniera sregolata, adesso – ha poi concluso - si avvale di un repertorio di regole certe che valgono in maniera univoca su tutto il territorio".