Tiburtina, commercio abusivo davanti la stazione dei bus: 30mila euro di multe
Al termine delle operazioni davanti la stazione Tibus sono state 255 le persone identificate, alcuni dei quali venditori regolari e altri senza titolo, che vendevano in prevalenza capi di abbigliamento ed elettronica
Controlli contro il commercio abusivo davanti la stazione Tibus ieri mattina. Dalle 7 circa la Polizia di Roma Capitale è intervenuta alla Stazione Tiburtina per una serie di controlli di Polizia Amministrativa disposti dalla Questura a carico di alcune attività di vendita che operano a Largo Mazzoni.
CONTROLLI INTERFORZE - Gli agenti, appartenenti al gruppo Sapienza diretto dal dottor Sozi, hanno controllato a tappeto le attività assieme agli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Sant'Ippolito, Fidene Serpentara, Porta Maggiore e San Lorenzo, coordinati dalla dottoressa Isea Ambroselli. Al servizio hanno partecipato inoltre gli agenti del Reparto Mobile, della Guardia di Finanza, squadra cinofila e Reparto Prevenzione Crimine.
MULTE E SEQUESTRI - Al termine delle operazioni sono 255 le persone identificate di cui 200 di nazionalità straniera, alcuni dei quali venditori regolari e altri senza titolo, che vendevano in prevalenza capi di abbigliamento ed elettronica.
Le irregolarità accertate e contestate dagli agenti della Polizia Locale sono relative a maggiore "occupazione di suolo pubblico" ed "esercizio abusivo di attività". Gli agenti hanno quindi proceduto al sequestro di 4000 articoli e le sanzioni elevate ammontano a circa 30mila euro.
BONIFICATO LARGO SPADOLINI - Bonificata anche l'intera area di largo Spadolini dove, personale dell'AMA ha provveduto alla rimozione di coperte e indumenti abbandonati a terra.
Presso l'area interna della stazione Tiburtina invece, personale della Polfer, ha provveduto al controllo di 10 convogli ferroviari nonché ad accertamenti amministrativi di 2 esercizi commerciali.
UN ARRESTO - Il servizio straordinario ha consentito anche di contravvenzionare un italiano poiché trovato in possesso di hashish nonché di arrestare un romeno di 29 anni che, espulso a settembre per motivi di sicurezza, è rientrato nel territorio nazionale prima dei prescritti 5 anni.