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Papa Francesco lava i piedi a 12 detenuti del carcere di Civitavecchia

Negli anni scorsi papa Francesco ha celebrato più volte il rito della lavanda dei piedi in un carcere

Entrano nel vivo le celebrazioni del momento più importante dell'anno per i cattolici, quello della Pasqua, della risurrezione. Papa Francesco, nel pomeriggio di giovedì 13 aprile, ha presieduto la messa con il rito della lavanda dei piedi, con i detenuti e gli agenti della polizia penitenziaria del carcere di Borgata Aurelia di Civitavecchia. Come da tradizione, Bergoglio ha lavato piedi a dodici detenuti. 

Arrivato prima delle 16, il Papa si è recato nella Cappella, dove ha presieduto la messa. Insieme ad alcuni detenuti, erano presenti una rappresentanza degli agenti e del personale della Casa Circondariale e alcune autorità, tra cui il ministro della Giustizia Cartabia. Durante la liturgia il Papa ha pronunciato a braccio la sua omelia.

Dopo la celebrazione il Papa si è recato nella sala dei colloqui dove ha salutato brevemente una cinquantina di persone, in rappresentanza dei detenuti, degli agenti e del personale della casa circondariale.  

Negli anni scorsi papa Francesco ha celebrato più volte il rito della lavanda dei piedi in un carcere. A Roma in quello minorile di Casal del Marmo nel 2013, a Rebibbia nel 2015 e a Regina Coeli nel 2018. E poi in quello di massima sicurezza di Paliano (Frosinone) nel 2017 e a Velletri nel 2019.

A causa delle restrizioni imposte dal covid, il rito è stato sospeso nel 2020 e nel 2021. Le carceri italiane sono state tra i luoghi più colpiti dal covid, che ha aggiunto sofferenza a situazioni già di forte disagio. Il gesto di Bergoglio quindi ha un doppio significato.

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