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Monteverde Monteverde / Via Anton Giulio Barrili

Monteverde Vecchio, è allarme antenna a pochi metri da una materna: parte raccolta firme

Un impianto di telefonia mobile in via Anton Giulio Barrilli, a pochi metri dalla scuola Crispi. I consiglieri Santori e Giudici: "Nella nuova delibera grave errore, refuso rischia di vanificare l'impianto normativo"

La voce circola insistente nel quartiere, gli operatori hanno già fatto i sopralluoghi sul terrazzo, e i residenti raccolgono le firme. Eppure il nuovo Piano Regolatore licenziato in Aula lo vieta espressamente. O almeno, dovrebbe. 

A Monteverde Vecchio una compagnia di telefonia mobile si sta attivando per installare un impianto su un palazzo di via Antongiulio Barrilli. Sono gli stessi abitanti a lanciare l'allarme. "Abbiamo visto i tecnici a fare le misurazioni per l'installazione e loro stessi ce lo hanno confermato" racconta Salvatore, titolare di un bar su via Barrilli dove è possibile sottoscrivere la petizione per il 'no' all'antenna. "Abbiamo cominciato ieri, ne abbiamo già raccolte sessanta. Chiediamo al municipio di verificare al più presto se la richiesta della compagnia è stata approvata o meno". 

In teoria, dovrebbe essersi infranta contro il nuovo muro normativo eretto dal consiglio comunale. Sulla stessa strada, a pochi metri di distanza dall'abitazione c'è una scuola materna, la Francesco Crispi, ed è fresco di approvazione a palazzo Senatorio un regolamento (delibera 26 del 14 maggio 2015) che impedisce la presenza di antenne nelle vicinanze di luoghi sensibili, vedi scuole, ospedali, case di riposo, centri anziani. Un tentativo di regolare il fenomeno delle antenne 'selvagge' che negli anni ha invaso senza freni lo skyline della città, con livelli preoccupanti di inquinamento da elettrosmog. Ma chi ha raccolto la denuncia degli abitanti del quartiere rileva "un grave errore" nell'atto normativo che rischia di vanificare le buone intenzioni.  

"Siamo con i cittadini di Monteverde Vecchio e i genitori della scuola Crispi in via Anton Giulio Barrili, che si stanno mobilitando con una petizione per scongiurare l'ipotesi che venga installata un'antenna per la telefonia mobile in un edificio prospiciente il plesso scolastico che ospita una materna, un'elementare e una media" scrivono in nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e Marco Giudici, consigliere e presidente della Commissione Trasparenza del Municipio XII. E' nel corso delle prime verifiche effettuate in merito alla legittimità della richiesta di installazione che emerge "la svista".  

"Se letta bene la norma regolamentare all'art 4 del regolamento clamorosamente vieta di collocare gli impianti sopra i plessi sensibili, ma ne consente l'installazione entro ma non oltre i 100 metri" denunciano i consiglieri. Questo il passaggio incriminato: "E' fatto divieto di installare impianti su siti sensibili quali ospedali, case di cura e di riposo, scuole ed asili nido, oratori, orfanotrofi, parchi gioco, ivi comprese le relative pertinenze, ad una distanza non inferiore a 100 m., calcolati dal bordo del sistema radiante al perimetro esterno". Un refuso nella stesura del testo che promette di innescare la classica catena di ricorsi al Tar. E che i consiglieri invitano "a correggere immediatamente per riparare il danno". 

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