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Bravetta Monteverde / Piazza Pietro Merolli

Ai Colli Portuensi l'appello per riaprire la ludoteca (chiusa da due anni)

Per il prossimo anno verrà usata come deposito degli strumenti per la manutenzione dell'area verde. Lega: "Immobilismo che relega l'ex ludoteca a mero magazzino"

Al momento, e per un altro anno almeno, la ludoteca di piazza Merolli resta chiusa. Una vecchia battaglia quella ai Colli Portuensi per vedere riaperto uno spazio giochi molto utilizzato dai bimbi della zona. La giunta del XII municipio ha approvato con memoria di giunta il progetto di manutenzione dell'area portata avanti dai percettori del reddito di cittadinanza, tra i cosiddetti "puc" (progetti utili alla collettività), in scadenza il 6 marzo, per altri 12 mesi. Gli affidatari impiegheranno circa 4 ore la settimana per riqualificare gli spazi. Utilizzando i locali della piccola casetta interna all'area verde come magazzino per gli strumenti che servono alla manutenzione. E la ludoteca? I cittadini aspettano la riapertura. 

La storia della ludoteca

Fino a due anni fa, l'affidamento dei locali a terzi è andato di pari passo con quello dell'area verde. Avveniva con bando pubblico municipale, dedicato a servizi per l'infanzia e l'adolescenza (legge 285/97). L'ex amministrazione M5s guidata dall'allora presidente Silvia Crescimanno non è però riuscita a proseguire gli affidamenti, dopo che sono emersi dei presunti abusi edilizi sull'immobile che nessuno però ha mai sanato. La questione è finita al centro di una commissione Trasparenza. 

"Ci aspettavamo da questa nuova amministrazione un passo in avanti sulla questione di piazza Merolli ma non notiamo differenze rispetto alla deficitaria gestione grillina" commenta il consigliere della Lega Giovanni Picone. "Un immobilismo che rischia di relegare a mero magazzino l'ormai ex ludoteca e questo è inaccettabile anche perché le famiglie sentono la mancanza di quei servizi dedicati ai più piccoli". A oggi gli uffici tecnici non hanno indicazioni su come procedere. Prima di procedere con nuovi bandi, tocca sistemare la questione urbanistica. "Faremo un atto di indirizzo in Consiglio municipale - conclude Picone - per impegnare la Giunta ad attivarsi anche con servizi professionali esterni per rimettere urbanisticamente a norma il fabbricato e ridarlo in affidamento". 

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