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Guidonia punta sul Nuovo Ecopolo Industriale: pronto il progetto

Lo sviluppo attraverso i Fondi Por Fesr 2014-2020. L'area compresa fra il Centro Agroalimentare, il fiume Aniene e la via Tiburtina

Centocinquantacinque ettari di territorio compresi tra il Centro Agroalimentare di Roma, il fiume Aniene e la ex statale Tiburtina. È l’area individuata dalla amministrazione comunale per progettare lo sviluppo economico che verrà attingendo ai fondi Por Fesr 2014-2020 disponibili sui bilanci della Comunità europea. Il nome del “Progetto strategico” con cui il comune di Guidonia Montecelio concorre al fine di ottenere i finanziamenti della Ue è “Nuovo polo industriale di Guidonia in area produttiva ecologicamente attrezzata”. 

DELIBERA DI GIUNTA - Piani programmatici di sviluppo che, complessivamente, la ex Provincia di Roma (Area metropolitana) ha raccolto dai 121 comuni dell’hinterland fino allo scorso 30 giugno (ultima data utile) e che saranno, appunto, alla base della destinazione dei nuovi fondi europei. Delegato alla presentazione della proposta, in forza della deliberazione di Giunta numero 54 del 25 giugno 2015, direttamente il sindaco Eligio Rubeis

IL NUOVO ECOPOLO - Un nuovo insediamento produttivo “fortemente legato al sistema delle infrastrutture - spiega la proposta progettuale - , presente o in fase di realizzazione, che nel corso dell’ultimo decennio ha avuto un forte potenziamento, grazie soprattutto all’amministrazione locale, con l’apertura e la conclusione di opere quali le barriere autostradali in località Roma Settecamini per il nord-est romano sull’asse autostradale A24, e di Guidonia Montecelio sull’autostrada A1; il raddoppio della carreggiata della Ss5 Tiburtina Valeria e la creazione dello snodo di Ponte Lucano con esito alla barriera autostradale di Tivoli, nonché della Tiburtina-bis, in corso di realizzazione, ed il raddoppio dell’asse ferroviario Roma Lunghezza-Guidonia Montecelio che verrà ultimato entro il 2018”.

LE INFRASTRUTTURE -  Il legame con le infrastrutture in particolare, si legge ancora, “è uno dei requisiti essenziali previsti nel bando per la realizzazione di un nuovo insediamento produttivo o artigianale”, ragione per la quale nel progetto si arriva ad ipotizzare la creazione di un ramo ferroviario con nodo di interscambio interno al Polo stesso. Altro requisito è la coerenza delle proposte con gli obiettivi tematici del bando: ricerca e innovazione; competitività dei sistemi produttivi; energia sostenibile e qualità della vita; clima e rischi ambientali; tutela ambiente e valorizzazione risorse culturali; mobilità sostenibile di persone e merci, al fine di promuovere interventi di sviluppo territoriale a sostegno della crescita economica ed occupazionale dei territori. 

Guidonia: il Progetto per il Nuovo Ecopolo

OBIETTIVO TEMATICO - Il nuovo ecopolo guidoniano “punta – spiega ancora la proposta – a rientrare all’interno dell’Obiettivo tematico 3 del Por Fesr 2014-2020 relativamente alla creazione di Aree produttive economicamente Attrezzate”. I benefici attesi: 320 milioni di euro di investimenti a regime, 840 addetti con forme di occupazione diretta, in gran parte del settore del monitoraggio tecnologico e del trasporto a cui si potrebbero aggiungere più di 3000 unità lavorative nei settori dell’indotto, in particolare nell’ambito della distribuzione fisica. Questi i numeri presuntivi degli investimenti e dei valori d’occupazione ad intervento realizzato. 

LA FORMA DI ATTUAZIONE - La forma d’attuazione: nessun tipo di finanziamento o cofinanziamento da parte dell’amministrazione proponente, il comune di Guidonia Montecelio, ma un partenariato pubblico-privato tra i proprietari delle zone oggetto d’intervento (in modo proporzionale alla quota dell’area posseduta rispetto al totale dell’estensione dell’intervento) e le istituzioni coinvolte. 

PROTOCOLLO D'INTESA - A regolarne i rapporti sarà un protocollo d’intesa che “definirà gli impegni di ciascun soggetto in relazione agli obiettivi, ai contenuti e alle operazioni della proposta di progetto integrato”. Gli interventi a beneficio della città: Il recupero del complesso paleocristiano di Santa Sinforosa e la realizzazione degli orti sociali lungo la fascia di rispetto del fiume Aniene. Realizzazione di opere di interesse pubblico da parte dei partner privati a titolo compensativo. 

OPERE COMPENSATIVE - Il restauro del complesso paleocristiano di Santa Sinforosa, vicino all’intervento progettato, e di altre emergenze storico-archeologiche presenti sul sito, ne è solo un esempio. “La sistemazione e la dotazione di attrezzature per la fruizione dei due corridoi verdi vincolati dal Piano Territoriale Provinciale Generale a parchi di valenza urbana, la creazione di orti sociali da destinare alla cittadinanza, nonché la realizzazione del canile municipale, senza esborso di risorse finanziare” da parte dell’amministrazione, né la necessità di procedere ad espropri per le zone interessate.
 

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