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Centocelle, i due non vedenti aggrediti ricevuti in Municipio: "Percorsi nelle scuole per tolleranza"

All'incontro il presidente del V municipio, Giovanni Boccuzzi, il vicepresidente, Mario Podeschi, e Giuliano Frittelli, presidente dell’Uici di Roma

Questa mattina Alessandro Napoli e Sonia Gioia, i due non vedenti aggrediti il 30 dicembre scorso a Centocelle, sono stati ricevuti dal presidente del V municipio, Giovanni Boccuzzi, e dal vicepresidente con delega alle Politiche sociali, Mario Podeschi. Erano accompagnati dal presidente dell’Unione italiana ciechi di Roma, Giuliano Frittelli. 
"Nell’esprimere la piena solidarietà e vicinanza delle istituzioni locali per l’increscioso episodio avvenuto qualche giorno fa", ha scritto Boccuzzi su Facebook, "ci siamo impegnati a iniziare un percorso di incontri presso le scuole del territorio al fine di sensibilizzare le giovani generazioni al rispetto delle persone con disabilità, ipovedenti in particolare". 

L'aggressione è avvenuta il 30 dicembre scorso, in via dei Platani. Alessandro Napoli e Sonia Gioia stavano attraversando la strada quando il loro bastone ha urtato contro un'auto che non si è fermata alle strisce pedonali. Prima l'aggressione verbale, poi quella fisica. Senza che nessuno dei presenti prestasse soccorso. Così la coppia, spaventata non ha potuto far altro che denunciare l'accaduto su Facebook e dai Carabinieri.

“Un fatto sconcertante e gravissimo che si aggiunge ad una mobilità autonoma già complicata per disabile visivo nella nostra città”, commenta Giuliano Frittelli, presidente dell’Uici di Roma presente all’incontro in municipio insieme ai due protagonisti della storia, “L’Uici di Roma è al fianco di Alessandro e Sonia per sostenere azioni di tutela e percorsi culturali di crescita riguardo alle disabilità in genere, ed in specifico quelle visive. Per questo pianifichiamo iniziative mirate a informare e sensibilizzare mediante progetti educativi partendo proprio dalle scuole”.

Ha aggiunto Boccuzzi: “Sono vicino ad Alessandro e Sonia, e colgo con piacere la loro consapevolezza nel voler superare questo brutto momento, prendendo ciò che di positivo può scaturire dall’incidente, ossia l’intenzione di adoperarsi fin da subito, con l’aiuto delle istituzioni, per sensibilizzare le nuove generazioni all’attenzione all’altro in particolare verso le persone disabili".

L’assessore alle Politiche sociali, Mario Podeschi, ha aggiunto: “E’ fondamentale intraprendere azioni condivise su più fronti, oltre a valorizzare il senso civico anche quelle sulla sicurezza stradale, mediante la sistemazione delle confort zone e l’adeguamento della segnaletica orizzontale e verticale”. Proprio su questo punto l’Assessore ha assunto un impegno sulla fattibilità dell’istallazione di uno o più semafori in attraversamenti ad alta pericolosità già in fase di studio e il rifacimento dei marciapiedi ammalorati.   
  
"Questi atteggiamenti dimostrano che la fragilità appartiene a tutti", afferma invece Umberto Placci Presidente della Commissione affari sociali del Quinto Municipio. "Persone con disabilità anche gravi che, pur con fatica, hanno trovato la strada di una vita buona e ricca di significato, come tante altre invece “normodotate”, che tuttavia sono insoddisfatte, o a volte disperate sfocando la loro rabbia attraverso questi atti violenti nei confronti delle persone più fragili". 

Alessandro e Sonia a margine dell’incontro con le istituzioni commentano: “I fatti purtroppo dimostrano una maggiore, sempre crescente, incapacità delle comunità ad assimilare la tolleranza come valore guida della civile convivenza, attraverso il rispetto delle più elementari norme, come quelle del codice della strada, di questo ci rammarichiamo; parimenti resta la nostra perplessità per molte reazioni lette sotto gli articoli pubblicati sul web. Nessuna reazione istintiva o violenta ci appartiene, proprio perché è qui che si riscontra il punto critico del patto civile di una comunità, che alla fine ha portato ad una vicenda come la nostra, caratterizzata soprattutto dalla più ignobile delle reazioni, quale l’omertà e l’indifferenza di molti dei presenti all’aggressione. Da qui parte il nostro impegno affinché da una vicenda come questa, senza conseguenze gravi per fortuna, si possa costruire un momento di riflessione ed azioni volte ad una maggiore consapevolezza e rispetto di tematiche come l’inclusione per l’equilibrio nella civile convivenza di una comunità. In conclusione ribadiamo la nostra assoluta fiducia nelle forze di polizia e nell’arma dei carabinieri, che ha raccolto la nostra denuncia, perché per cittadini fragili come noi rappresentano l’unica possibilità di difenderci in una società ancora poco attenta".

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