Ariccia: bonificata l'area archeologica dell'Appia Antica
Grazie all'iniziativa dell'Archeoclub di Ariccia è stata avviata la bonifica del tratto dell'Appia Antica che insiste nel Comune di Ariccia per rivalutare i reperti archeologici
Rivalutazione, bonifica e restauro del tratto ariccino dell'Appia Antica: questo il progetto avviato a partire dallo scorso aprile grazie a una fattiva collaborazione tra l'amministrazione comunale, la Soprintendenza Archeologica per il Lazio, il Parco dei Castelli Romani e l’Archeoclub d’Italia Aricino-Nemorense, promotore dell’iniziativa.
Dopo i sopralluoghi di rito è stata avviata la ripulitura dell’area archeologica di proprietà del Comune di Ariccia detta del “Torrione Chigi”, e del primo tratto della Sostruzione della Via Appia, il grandioso viadotto lungo 230 metri che fu realizzato nel II sec. a.C.
In questi giorni è in corso il diserbo delle aree e successivamente si procederà al restauro della Sostruzione, che non è il solo reperto archeologico a necessitare di interventi.
"Quando si parla di Aricia, una delle più antiche città latine, che ha dato i natali alla madre dell’Imperatore Augusto, è una cosa normale parlare di emergenze archeologiche - spiega Alberto Silvestri, presidente dell'Archeoclub ariccino - Anche perché presso il XVI miglio della Via Appia era localizzata la prima stazione di posta subito dopo Roma".
L'obiettivo dell'Archeoclub d'Italia è quello di recuperare l'antica Regina Viarum, l'Appia, che ad Ariccia vide intorno al 35 a.C.sostare il poeta Orazio, partito da Roma e diretto a Brindisi.