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Albano: per Nicola Marini " il Prg non può andare in Regione"‏

Una giornata di dibattito dalle 12 fino a tarda serata per parlare di Piano Regolatore Generale nel consiglio comunale di Albano, ma alla fine la maggioranza guidata da Nicola Marini ha bocciato la mozione presentata dall'opposizione per inviare il Prg in Regione

Prova di forza dell'amministrazione comunale di Albano, dopo la crisi politica che ha coinvolto la giunta e l'UDC: con 20 voti contrari e 7 favorevoli, il Consiglio comunale di Albano ha respinto la mozione presentata da una parte dell’opposizione che richiedeva l’invio del Piano Regolatore Generale, adottato nel 2010, in Regione.

"Il piano regolatore è privo degli atti necessari al proseguo del suo iter amministrativo – ha affermato il sindaco Nicola Marini al termine del Consiglio -. Un piano che non ha rispettato le più elementari modalità di approvazione, non avendo nemmeno richiesto alle Circoscrizioni, allora esistenti, un parere che era obbligatorio anche se non vincolante. Questo piano manca totalmente della relazione geologica, che per legge bisogna richiedere ed ottenere prima dell’adozione. Manca di una fotografia dell’esistente, come la quantificazione e la perimetrazione delle zone abusive; manca di una previsione delle dinamiche demografiche; manca di una relazione su viabilità e servizi, come ad esempio il rifornimento di acqua per tutti i cittadini. È un piano regolatore che non rispetta le linee date dalla delibera di indirizzo del 1995 ancora in vigore, nella quale anziché un incremento del numero di abitanti era soprattutto prevista l’infrastrutturazione pubblica del territorio. La verità è che il vero business di questo piano regolatore è nella zona limitrofa all’inceneritore, trasformata da agricola ad industriale. Inoltre, i cittadini che pensavano di ottenerne qualche vantaggio sono solo stati presi in giro: il Prg adottato è inattuabile".

La mozione, presentata da dieci consiglieri di opposizione, ha visto mancare, alla fine del Consiglio, tre firme: Daniele Brunamonti, Fabio Ginestra e Aleardo Mollica. Quest’ultimo ha anche voluto rilasciare una dichiarazione al termine della seduta esplicitando la sua totale autonomia e la sua non appartenenza a partiti politici che fanno riferimento a personaggi romani "che non conosco e non voglio conoscere. In questi mesi di amministrazione si poteva e si doveva fare di più, ma ho portato al sindaco le mie istanze per Pavona e lui le ha accolte di buon grado".

"Alle 12.30 la sala Nobile era piena di cittadini, segno che la critica alzata dall’opposizione sull’orario di convocazione era solo pretestuosa-ha affermato al termine della seduta il segretario del Partito Democratico Alessio Colini - Come pretestuosi sono stati i tanti interventi che hanno solo permesso di guadagnare tempo sulla presentazione di un Ordine del giorno da parte della minoranza che aveva, appunto, richiesto questo Consiglio comunale straordinario. Solo che l’Ordine del giorno è arrivato al termine di ore di dibattito, segno che la stessa mozione, forse, l’opposizione non si aspettava di doverla discutere perché dava per caduta l’attuale Giunta che invece ha votato compatta. Un ultimo riferimento lo vorrei fare a ciò che il consigliere Orciuoli ha risposto alla mancanza della relazione geologica, e cioè che nessuno ce l’ha. Questo non è il nostro modo di intendere la politica, senza rispetto delle norme. C’è addirittura una sentenza del Tribunale amministrativo regionale che ha annullato il Prg a Latina perché sprovvisto della relazione geologica. Se l’opposizione vuole andare anche contro il parere del Tar, affari loro. Noi non siamo di quell’idea".

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