rotate-mobile
Elezioni Comunali 2013

Primarie, Marchini sfida Miccoli: "L'oligarchia dei partiti è finita"

Il segretario: "No a personaggi che non hanno avuto successo in città e che puntano a rilanciare la propria immagine all'interno del centrosinistra". Pronta la replica del candidato

La caccia al nome forte per arginare il boom grillino è aperta. Primarie a destra, primarie a sinistra. Tutti le vogliono, o così dicono, ma tra il dire e il fare c'è di mezzo la bagarre, bollente in queste ore nelle file del Pd. Aprire sì, ma quanto? Miccoli, segretario del Pd romano, mette paletti. Primo fra tutti il 'no' ad Alfio Marchini, il costruttore candidato alla poltrona di sindaco che si è detto pronto a correre per battere Alemanno - o chi per lui - e a farlo, se necessario, dalle file di quel centro sinistra che ha tanto bisogno di un colpo di scena. Per Miccoli però Marchini farebbe parte di quei personaggi "che non hanno avuto successo in città e che puntano a rilanciare la propria immagine all'interno del centrosinistra". Della serie, troppo semplice.  

"Il perimetro entro il quale scegliere i candidati per le primarie deve essere l'opposizione fatta ad Alemanno, le battaglie combattute, da Acea a Parentopoli, e credo sia giusto aprire un confronto con quelle forze che, come noi, hanno condiviso il percorso di opposizione". Di altro avviso invece il neoparlamentare Umberto Marroni. "Primarie aperte anche ad Andrea Mondello e Alfio Marchini". Poi c'è il capitolo Grillo. Sul dialogo con il Movimento Cinque Stelle il segretario segue la linea nazionale. Grillini alle primarie? Non esageriamo. "Se hanno condiviso le nostre battaglie potremmo costruire un percorso assieme contro Alemanno". Il che non si traduce automaticamente in candidatura. "Non so se il confronto possa concludersi con una loro partecipazione". D'altronde. "non si può aprire a tutti indistintamente...altrimenti perché non apriamo a Croppi?". Pronta la risposta a stretto giro del candidato della società civile, ormai non più tanto sconosciuto.

LA REPLICA - "Il tempo nel quale l'oligarchia dei partiti decide chi e come possa partecipare alla realizzazione del nostro futuro è finito - incalza Alfio Marchini a mezzo stampa - passati i fumi demagogici della campagna elettorale nazionale, da martedì inizieremo a presentare le nostre proposte in grado di tradurre le istanze dei cittadini che incontro ogni giorno in concrete idee e progetti velocemente realizzabili. Proprio perché noi amiamo ancora Roma, lo dimostreremo continuando nel nostro impegno, senza farci ingabbiare in vecchi schemi di chi ha paura ad aprirsi al libero confronto su idee e progetti per la nostra città". Il tutto in attesa delle linee guida dall'alto - mercoledì la direzione nazionale del Pd dirà la sua sulla questione capitolina - e dello sciogliersi dei nodi polemici, forse, nella riunione del partito romano, prevista per giovedì e venerdì.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Primarie, Marchini sfida Miccoli: "L'oligarchia dei partiti è finita"

RomaToday è in caricamento