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Venerdì, 26 Aprile 2024
Università

DaD e seconda rata universitaria: alla Sapienza monta la protesta degli studenti

Azione degli studenti e delle studentesse davanti l'albero della Sapienza inaugurato per natale dalla nuova rettrice. "Tasse, dad classista e diritto allo studio negati sono i “regali” di governo e ateneo: scenderemo in piazza per ottenere risposte “

In tarda mattinata gli studenti e le studentesse della Sapienza sono entrati nell'Ateneo per lasciare sotto l'albero di Natale pacchi regalo simbolici a denuncia le pessime condizioni in cui versano gli universitari a ridosso del periodo natalizio nel quale l'ateneo richiede il pagamento della seconda rata di tasse universitarie.  I pacchi denunciano: "DaD classista, seconda rata, spazi inutilizzati e mancato rientro in sicurezza".

L'azione, sostenuta dal Fronte della Gioventù Comunista (FGC) e dall'aula studio Fuori Luogo, si propone di lanciare la manifestazione di mercoledì 16 dicembre alle ore 10.30 preannunciata anche da una lettera nella quale si chiede per quel giorno un incontro alla neorettrice Antonella Polimeni e si inquadra nella settimana di agitazione che culminerà con la manifestazione cittadina del 18 dicembre sotto al Parlamento in occasione della discussione della legge di bilancio.

"La nostra università è ormai chiusa da marzo, il governo non ha fatto nulla per garantire un rientro in sicurezza, determinando in breve tempo il ritorno alla didattica a distanza. In tutto questo - affermano gli studenti - il Ministro dell'Università si è limitato soltanto a dichiarazioni propagandistiche nonostante la crisi senza precedenti con la quale noi studenti ci stiamo confrontando." E ancora: "Pur consapevole delle condizioni economiche in cui versano le famiglie e delle modalità in cui la didattica è stata erogata, l'università non esita a scaricare il peso dell'istruzione sulle spalle degli studenti attraverso la richiesta pagamento delle tasse universitarie nonostante le molteplici manifestazioni promosse in questi mesi. Inoltre, già prima della pandemia accusavamo il problema della carenza di spazi adibiti allo studio, sebbene esistano all'interno dell'Ateneo molti locali ad oggi inutilizzati."

"In un sistema universitario e della ricerca già stremato da anni di tagli, privatizzazioni e aziendalizzazione, la crisi economica conseguente all’emergenza sanitaria non sta facendo altro che peggiorare la nostra condizione a causa del peggioramento delle condizioni economiche di molti studenti. In tanti hanno perso o visto precarizzato il proprio lavoro o quello dei propri familiari, chi per pagarsi l'università è costretto a lavorare vede compromesso il proprio rendimento e si scontra con i problemi della didattica a distanza. Infatti la DaD è un ostacolo ulteriore per chi non disponga dell’adeguata strumentazione e di un luogo di studio idoneo, senza contare che spesso la non registrazione delle lezioni rende di fatto impossibile la partecipazione degli studenti che devono lavorare oppure che hanno problemi di connessione.”

“Abbiamo organizzato nei mesi scorsi già diverse mobilitazioni su questi temi andando anche sotto al Ministero dell’Istruzione e continueremo a farlo. Oggi diciamo che Mercoledì 16 vogliamo incontrare la rettrice Antonella Polimeni per discutere la nostra piattaforma di lotta”, concludono gli studenti: "tuttavia non ci aspettiamo che arrivi un governo o rettore amico che ascolti le nostre richieste, ma sappiamo che quanto ci spetta riusciremo a guadagnarcelo, come sempre è stato, solo a partire dalla capacità di costruire mobilitazioni efficaci. Con questa azione e la manifestazione di mercoledì 16 continua la lotta per un'università gratuita, accessibile a tutti e che renda effettivo il diritto allo studio!” 


 

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