“Thirst” di Voldermars Johansons al Mattatoio
Dal 31 luglio al 16 agosto al Mattatoio arriva "Thirst" di Voldema?rs Johanson. Il Mattatoio si apre al pubblico che, per la prima volta dopo anni, potrà riattraversare, anche con lo sguardo, il grande viale centrale che collega il Lungotevere e il Ponte Testaccio con Piazza Orazio Giustiniani.
Si apre per accogliere due installazione di artisti contemporanei: “Gaia” di Luke Jerram (UK) e “Thirst” di Voldema?rs Johansons (Lettonia). La prima sarà posizionata all’aperto, nel centro del complesso dell’ex-Mattatoio, la seconda in uno dei teatri ricavati all’interno della Pelanda.
A cura di Ilaria Mancia
Thirst di Voldermars Johansons
“Thirst” sprigiona la violenza del mare, la riproduce e la mostra agli spettatori che possono idealmente compiere l’esperienza del naufragio. Questa tempesta invita alla meraviglia di gusto romantico, ovvero a quella sensazione di sgomento di fronte all'immensità e alla forza della natura. Il video ricorda visivamente i quadri di William Turner dove l’acqua è l’elemento sovraumano davanti al quale l’uomo non può nulla. “Thirst” è una documentazione audiovisiva del paesaggio marino delle Isole Faroe nell'Oceano Atlantico durante una forte tempesta invernale, ed è stata realizzata come un unico piano sequenza visivo e sonoro. La ripresa, fatta da una roccia della costa, è tale per cui la posizione della telecamera coincide con un punto di vista umano. L'installazione invita ad entrare nel vento, nella pioggia e nel rumore di acque travagliate, osservandole e ascoltandole in una condizione che sarebbe impossibile nelle circostanze naturali, quando l'ammirazione e lo stupore vengono sostituiti dalla paura.
Voldemars Johansons crea progetti sperimentali che mettono insieme arte, scienza e tecnologia per esplorare e rappresentare fenomeni nei quali i confini tra la percezione del visibile, dell'invisibile e del sonoro si dissolvono per creare una situazione percettiva unitaria. "L'arte ha il privilegio di essere in grado di riflettere su ciò che non è provato, non riconosciuto, allargando così gli orizzonti del pensiero", commenta l'autore.
La mostra fa parte del nuovo programma di Roma Capitale Romarama.
L'ingresso è gratuito, la prenotazione obbligatoria.
ORARI D’APERTURA
31 luglio, 17:00 — 24:00
Dal 1 Agosto al 3 Agosto 2020, dalle h.10.00 alle ore 24.00
Dal 4 Agosto al 16 Agosto 2020, martedì, mercoledì, giovedì e domenica, h.11.00- 20.00; venerdì e sabato h.11.00- 22.00