“Spacefood”: la fantascienza umoristica di Andrea Coco
Monterotondo (RM). La Roma tra i primi anni Quaranta e il dopoguerra, le borgate di periferia, il sapore del neorealismo sono racchiusi in “Gente del tempo che verrà – Cortoracconti sparsi”, la raccolta di Franco Piol uscita di recente per Augh! Edizioni, che verrà presentata sabato 17 febbraio alle ore 18.30 presso la Libreria Cartacanta (via Edmondo Riva, 21). Dialogherà con l’autore la giornalista e scrittrice Selene Gagliardi, curatrice della prefazione, letture dell’attore Andrea Vasone.
Franco Piol dà avvio al libro – scrive Selene Gagliardi – con un’ambientazione da lui conosciuta profondamente, sia in quanto aderente alla sua biografia, sia perché già impiegata abbondantemente nel precedente volume “Tana libera tutti!”: la Roma a cavallo tra i primi anni Quaranta e il dopoguerra, le borgate di periferia, la miseria e l’autenticità dei capitolini che tentavano faticosamente di sopravvivere a eventi più grandi di loro. È in questo background che sono immersi i piccoli Lorenzo e Richetto, così come i quattrozampe del racconto “I gatti di vicolo Domizio” e i due bricconcelli di “Missione compiuta”. Pare di vedere un film di Vittorio De Sica o di Roberto Rossellini mentre si sfogliano i primi capitoli di “Gente del tempo che verrà”, si assapora il neorealismo delle pellicole italiane dell’epoca che poi tanta fortuna ebbero a Hollywood e si intravede nei giovanissimi protagonisti quasi delle controfigure degli sciuscià e dei ragazzini di borgata tanto ben conosciuti da Pasolini
Franco Piol è nato a Roma nel 1942. È poeta, regista, autore di romanzi, racconti e testi teatrali. Ha pubblicato diverse sillogi come “Le macchie nere del racconto” (1986) e “Amori miei”. Come autore di teatro ha scritto “La rivolta dei manichini”, “Sconcertino”, “Big Bang!”, “Marmapò” e “Bit al lampone”. Ha messo in scena autori come José Triana, Michel De Ghelderode, Jean Tardieu, Italo Svevo, Gianni Rodari e Jean Genet. Nel 1971 ha fondato con Roberto Galve il “Gruppo del Sole”, prima realtà teatrale stabile romana. Ha collaborato con il Comune di Roma, partecipando a molte “Estati romane” insieme a Renato Nicolini. Nel 2013 ha pubblicato “Poetesie in concerto” (Fabio Croce Edizioni) e nel 2016 il romanzo “Tana libera tutti!” (Augh!).