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De Magna e beve Ostia / Lungomare Duca degli Abruzzi, 84

Mangiare al porto di Ostia: RomaToday prova l'alta cucina di Lux

#recensione | La chef Micaela Di Cola alias Mikychef ha finalmente trovato nel Lux Restaurant & Lounge, insegna del Porto Turistico di Roma ad Ostia, la propria casa. L’executive chef con responsabilità di sala e cucina, è uno dei volti del talent show culinario “Top Chef Italia”, Chef Tutor di “Detto Fatto” su Rai2.

Un locale che punta a fare la differenza nella ristorazione del litorale capitolino con una cucina della memoria, fondata sulla materia prima freschissima che rinasce in un articolato e intrigante menu di pesce leggero, delicato, dai sapori riconoscibili, lavorato secondo le tecniche più complesse.

Un luogo quasi magico, fatto di luce, di mare, di onde, di passeggiate sul porto tra le barche, osservati da gabbiani e cormorani. Le sale, dal design essenziale bianco e nero, sono affacciate sul porto con il loro stile moderno mentre le grandi vetrate fanno entrare liberamente la luce solare, con la cucina a vista che permette di curiosare nel lavoro della brigata. Una gemma sul mare pronta a sorprendere, tra i sapori della cucina e il glamour del pubblico. RomaToday l'ha provata per voi e ve la racconta in questo articolo. 

Il locale

Mangiare in compagnia del canto dei gabbiani che volteggiano nell'aria e dello sciabordio del mare. Dalle ampie vetrate delle finestre, le barche ormeggiate che completano l’atmosfera marinara da vivere anche nel dehors sulla banchina.

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Foto @Lux

All'interno, arredi di design made in Italy dalle tinte fumé che fanno da cornice alla mise en place costituita da tovaglie immacolate, tipiche del gusto italiano. All'ingresso del ristorante un grande bancone in rame rosa stabilizzato, che ricorda l’interno di uno yacht, impreziosito anche da sedute in pelle nera, poltroncine di velluto grigio e corone di inserti green stabilizzati.

La cucina

Il filo conduttore della cucina è la riconoscibilità dei sapori, sempre delicati e leggeri, pensati per un interessante viaggio nel gusto con effetto sorpresa. Accade in piatti come la Caprese che non ti aspetti o il Finto burro da accompagnare al pane, che invece è un sorbetto di olio pregiato. Particolare attenzione viene data al patrimonio gastronomico laziale, insieme alla migliore materia prima garantita dai fornitori di pesce del territorio regionale. I piatti in carta, con opzioni anche vegetariane e vegane, si concretizzano in una lista di generose proposte, con una importante offerta di pesce coniugata con una articolata selezione di etichette laziali e nazionali, oltre che di pregiate bottiglie di Champagne e altre referenze estere.

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Foto @Lux

Una filosofia culinaria aperta alle contaminazioni, con la naturale vocazione del luogo che lo ospita: il porto, crocevia di culture, approdo da sempre di scambi e dialoghi anche gastronomici. I sapori nei piatti però sono chiari, puliti e decisi: ancora, le cotture sono brevi in padella o effettuate a basse temperature, per mantenere una consistenza morbida e succosa del pesce. In ogni portata, poi, si garantisce il giusto equilibrio di benessere. Come quando a tavola si ripropone un binomio tipico delle isole: il legume unito al pesce, per un piatto a metà tra terra e mare, sostanzioso, proteico e poco calorico, ma dalle quantità generose.

La chef

Le qualità per conquistare tutti, a partire dai palati, sono dalla parte della dinamica chef: allegra, energica, empatica, coraggiosa e determinata, la romana Micaela Di Cola si è lanciata anima e corpo in questa nuova avventura con tutte le carte in regola per ben impressionare il pubblico, mostrando nel piatto la propria visione della tradizione di mare. Considerata dal suo team una guerriera ai fornelli, una “pasionaria” dei fuochi con le attitudini del leader a dirigere una brigata di uomini (ma senza rinunciare alle sue scarpe antinfortunistica rosa!) Micaela è arrivata al Lux come Executive Chef dopo un colloquio tipico dell’era di Instagram: un suo like messo a una foto sul profilo del locale, dove si lanciava la caccia a un nuovo chef.

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Foto IG @barefoodinrome

Un like non qualunque, visto che la Di Cola ha un volto più che noto, con le sue presenze su Rai 2 e per essersi occupata, come “home economist”, di diversi set cinematografici e pubblicitari. Micaela, comunque, è soprattutto una donna generosa, non solo per i suoi piatti: in passato, è salita più volte sui camion della Protezione civile come volontaria per cucinare per i terremotati di Leonessa – impegno che le è valso la Medaglia d’Onore – e per Amatrice. Al Lux ha portato il suo stile concreto e innovativo, per offrire una cucina di pesce che conquistasse gli animi dei romani e non.

Il menu

Gli antipasti

Tra gli antipasti, sorprende il Tris di carpacci, con gamberi viola, ricciola e un’inaspettata carne di tracina, serviti con un aspic di frutta, una spugna al nero e una tuille che simula i coralli. Irresistibili, poi, le Alici fritte con una freschissima citronette al limone in abbinamento.

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Foto IG @barefoodinrome

D’effetto si presenta altresì la Tartare di salmone marinata agli agrumi per 72 ore e condita con una dadolata finocchio e avocado, panna acida all’aneto e croccante di riso affumicato: un piatto che arriva al tavolo sotto una campana di vetro e, una volta scoperchiato, sprigiona tutti i fumi della sua affumicatura. 

I primi 

Porzioni generose nei primi piatti (almeno 110 grammi di pasta a testa!) in cui per la pasta secca vengono usati i formati artigianali del Pastificio Lagano, azienda a conduzione familiare dei Castelli Romani, mentre sia le paste all’uovo sia quelle acqua e farina sono preparate in casa. A condire il carboidrato semplice sughi sfiziosi e saporiti che esaltano e valorizzano una materia prima freschissima e assolutamente locale. Tra i signature, il Pacchero Lux è la massima espressione della territorialità, farcita con il pescato del giorno, tra cui mormora e sughero rosa, che si amalgama alla pasta cotta nello stesso fumetto di pesce e che già da sola profuma di mare. Il sugo è ottenuto da un pomodoro confit cotto per 5 ore a 50 gradi con timo e origano e in uscita si aggiunge la tartare di pesce che prende colore e si cuoce delicatamente nel piatto di portata, grazie al calore della pasta appena scolata.

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Foto IG @barefoodinrome

Una pietanza che merita ugualmente l’assaggio è la delicata Cacio e pepe e scampi, una ricetta della tradizione romana con cui lei omaggia la sua città natale apportando un originale pizzico di personalità dal profumo marino. I fusilloni sono mantecati con la crema di formaggio, un pecorino basso in sale con alta stagionatura, dal sapore delicato che non ostacola l’espressione del battuto di scampi crudi, per un boccone unico da addentare tra dolcezza e carnosità.

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Foto IG @barefoodinrome

Espressione ancora diversa di primo, il Risotto Riserva San Massimo con gambero rosso di Mazara, la sua bisque, ricotta di bufala e zest di lime candito: chicchi separati, sapori netti e riconoscibili, a tratti sferzanti per la componente agrumata. Poi c’è la Caprese che non ti aspetti che è un po’ la sua madeleine dei ricordi: uno scrigno di pasta all’uovo fresca che racchiude un cuore di mozzarella di bufala, pomodoro in tre consistenze, acqua-polvere-confit, foglie di basilico fritto e scampo a crudo sopra.

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Foto IG @barefoodinrome

Per il filone della cucina “della memoria” qui al Lux propone, come fuori menu, un “piatto del ricordo”: la pasta al pomodoro, che appare semplice ma che è realizzata con sette ore di lavorazione e con pomodoro trattato in tre modi diversi.

I secondi

Nei secondi il filo conduttore è sempre una componente vegetale che completa il piatto come nel Sandwich in cui le alici fanno da panino abbracciando un ripieno di scarola, patate e alici sott’olio, uno sformato completato con una spuma di finocchio sul lato, terra di olive e caramello salato all’arancia intorno.

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Foto IG @barefoodinrome

Altro piatto identificativo della cucina di Micaela, il Polpo Lux viene prima cotto a vapore, poi rosticciato in padella e infine adagiato su una crema di fagioli borlotti leggermente piccante da assaggiare in combo con la granita di sedano servita a parte. 

I dolci

A fine pasto concedersi il Sorbetto Lux sarà un piacere accessibile a tutti. Un connubio perfetto tra lampone, cedro e bergamotto che al naso sembra evocare i frutti cresciuti sotto il sole di un prezioso frutteto, un mix rinfrescante, colorato e dal giusto apporto calorico, ideale per il restart del palato.

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Foto IG @barefoodinrome

Dulcis in fundo, anche il Tiramisù, la Tartelletta al limone, la Cheesecake scomposta e il nuovo dessert estivo pensato come il dolce che ci si può sempre concedere: Frutta fresca, cotta sottovuoto con sciroppo di sambuco, sorbetto agrumato di anguria e nasturzio, con chiffonade di basilico e menta per la nota vegetale.

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